di Redazione
8 marzo 2016
PESARO – “E’ incredibile pensare che il diritto al voto delle donne risalga a 70 anni fa. Attraverso le lotte e i cambiamenti culturali si sono fatti grandi passi avanti per le pari opportunità. Ma ancora resta tanto da fare, anche nel nostro territorio: pensiamo ai casi di violenza sulle donne che ancora, purtroppo, continuano a riempire le cronache. Pagine da non ripetere”. Lo ha detto il sindaco Matteo Ricci, nel Salone Metaurense della prefettura, nella giornata dedicata alle donne e alla presentazione del volume ‘Pesaro al femminile’, curato da Giuliana Tomassoli Cermaria (ricavato delle vendite a sostegno della Caritas, ndr). “Grazie a Tomassoli – ha proseguito – perché con il suo lavoro racconta non solo volti ma vite che includono sofferenza, dignità, forza. Le donne nel nostro territorio hanno dato un grande contributo allo sviluppo, hanno tenuto insieme le famiglie e la comunità. Sono state protagoniste di tutte le fasi storiche, a partire dalla lotta di Liberazione”.
“Il libro? Una Bibbia”, ha detto il giornalista Franco Bertini, che ha citato “Luisa Fava, moglie di Agide, il mio allenatore di pallacanestro. Che è stata capace di rovesciargli la vita come un calzino, attraverso il suo equilibrio” e “Maria Pia Gennari, da poco scomparsa, che era in grado di mettere insieme concretezza e leggerezza, toccando la vita delle persone che incontrava”.
Il sindaco e il prefetto Luigi Pizzi hanno premiato Valeria Calesini, studentessa del Mengaroni, autrice del logo per l’intergruppo del parlamento europeo contro il razzismo e la discriminazione e Alessia Barbanti, alunna del liceo linguistico Mamiani, primo premio al campionato nazionale delle lingue di Urbino nella sezione spagnolo. Tra gli altri, sono intervenuti l’assessore comunale Giuliana Ceccarelli, il sindaco di Cagli Alberto Alessandri in rappresentanza della Provincia e la dirigente Polizia-Questura Natalina Baiocchi.
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