di Redazione
19 novembre 2015
PESARO – “Pesaro ha focalizzato l’attenzione sul raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. E da diversi anni ha superato la soglia del 65 per cento, ripartendo l’impegno economico in misura equa tra le famiglie e le attività commerciali”. Lo afferma l’assessore Antonello Delle Noci, commentando lo studio della Uil sull’andamento dei costi della tassa sui rifiuti dal 2012.
“Come città a vocazione turistica – evidenzia – Pesaro necessita di servizi capillari per alberghi, ristoranti e attività balneari. Serve anche uno standard qualitativo e quantitativo dei servizi di pulizia maggiore, litorale compreso”. Prosegue l’assessore: “Con la Tari si coprono i costi dei servizi di raccolta dei rifiuti, dello smaltimento e del trattamento. Ma anche quelli dello spazzamento e dei servizi accessori”. La qualità, nota, “è al servizio del turismo e della sostenibilità ambientale”.
Più in generale, prosegue Delle Noci, “Pesaro è tra i Comuni più virtuosi d’Italia nella tassazione locale, con un prelievo medio comunale che si attesta sui 117 euro. L’addizionale comunale più bassa delle Marche”. L’aliquota attuale è fissata allo 0,6: “Un valore inferiore rispetto al massimo consentito (lo 0,8), che si applica fino a 28mila euro e vale per il 75% dei pesaresi. Da segnalare anche l’esenzione sotto la soglia dei novemila euro di reddito”.
Non solo: “Il gettito ricavato da Imu e Tasi – conclude – ci colloca agli ultimi posti, così come quello sulla riscossione delle entrate. Dati destinati a migliorare con le detrazioni sulla Tasi per i redditi sotto i 12mila euro e il canone agevolato sull’Imu per le attività economiche”, azioni introdotte nel 2015.
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