25 ottobre 2015
CONSULTINVEST PESARO – OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 68-63
CONSULTINVEST PESARO: Shelton 5, Basile 0, Gazzotti 4, Lacey 15, Christon 21, Solazzi ne, Candussi 0, Walker 0, Rosa ne, Ceron 8, Serpilli ne, McKissic 15. All. Paolini
OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA: Pittman ne, Fabiani ne, Vitali 12, Cuccarolo 0, Gaddy 14, Williams 0, Paiola ne, Fontecchio 7, Mazzola 10, Oxilia 0, Odom 11, Ray 9. All. Valli
ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Attard
PARZIALI: 23-7, 8-22, 21-10, 16-24
SPETTATORI: 4251
PESARO – Arrivano finalmente i primi due punti per la Vuelle, ma quanta fatica! Pesaro riesce ad avere la meglio sulla Virtus al termine di un match giocato sulle montagne russe di un punteggio che ha visto per due volte Pesaro prendere anche 20 punti di vantaggio, non dando mai comunque la sensazione di poter chiudere la partita, con alti e bassi figli di un attacco troppo condizionato dal rendimento degli esterni. Anche perché la coppia di lunghi pesaresi ha disputato l’ennesima partita da 4 in pagella, con Shelton e Walker che non sono mai riusciti a rendersi pericolosi. Christon e McKissic, i migliori di una Vuelle che lascia quota zero in classifica, ma è ben lontana dall’avere risolto tutti i suoi problemi.
Si parte con la bella coreografia dal gruppo Pesaro1946, con i simboli di Pesaro in bella evidenza su uno striscione ben realizzato. Bologna schiera Cuccarolo nello starting five al posto dell’infortunato Pittman, con coach Paolini che risponde alla mossa di Valli, inserendo nei primi cinque Gazzotti al posto di Shelton. I primi due punti del match arrivano dalle mani di Christon con un bell’arresto e tiro dai quattro metri, con Bologna che si affida al rientrante Allan Ray per cercare di rientrare dal 9 a 2 casalingo, frutto di un paio di contropiedi ben condotti dalla coppia Christon-McKissic. La difesa pesarese non concede tiri facili all’attacco bolognese e la Consultinvest allunga fino al 12 a 2 grazie ai primi due punti di Lacey. Entra Shelton al posto di un’evanescente Walker e D.J. fa subito arrabbiare il suo allenatore commettendo due falli consecutivi ampiamente evitabili, in una Vuelle che mette sul parquet anche Candussi e Basile e grazie a tre liberi di McKissic allunga sul 18 a 6. In un primo quarto dove l’Obiettivo Lavoro ha faticato a trovare la via del canestro, lasciando strada libera a Pesaro che – trascinata da 13 punti di McKissic – conduce meritamente per 23 a 7.
La valutazione del primo quarto recita: Pesaro 30 Bologna meno 4, ma dopo la brutta esperienza contro Pistoia non bisogna illudersi di aver già chiuso la pratica ed è doveroso continuare a difendere duro come nei primi dieci minuti. Anche se Candussi commette tre falli prematuramente e Walker non sembra in serata di grazia, tra violazioni di passi e difesa all’acqua di rose sul pick and roll centrale, che dopo due mesi in Italia sembra essere per lui ancora un mistero. Mazzola ne approfitta prontamente e con cinque punti consecutivi riporta la Virtus a meno 9 (25-16), con i bolognesi che piazzano un break di 11 a 0 che riapre completamente il match, costringendo coach Paolini a chiamare due timeout nel giro di pochi minuti, l’attacco pesarese è in rottura prolungata, con la palla che non circola più e ristagna tra le mani di Christon, ci vuole la solita schiacciata in contropiede di McKissic per muovere il tabellone, ma ormai la partita è completamente riaperta e, sulla tripla di Gaddy, la Virtus ritorna a meno quattro (30-26), in un secondo quarto dove Pesaro ha segnato la miseria di otto punti, con la ciliegina sulla torta di un due più uno gentilmente concesso a Mazzola sulla sirena che consente alla Virtus di chiudere il primo tempo a sole due lunghezze sul 31 a 29.
Le statistiche di metà partita evidenziano gli enormi problemi dei lunghi biancorossi a rendersi utili, in una Vuelle dove hanno segnato solamente gli esterni e dove i quattro lunghi (Gazzotti-Walker-Shelton-Candussi) hanno commesso otto falli e segnato zero punti nei primi 20 minuti.
Un’entrata di Christon apre il secondo tempo, con il play pesarese che prova a rimettere le mani sul match (35-29), anche se il terzo fallo di McKissic rischia di complicare i piani di coach Paolini, che si aspetta un Ceron maggiormente propositivo rispetto a quello anonimo del primo tempo. La tripla di Lacey riporta Pesaro in doppia cifra di vantaggio (40-29 al 24’) ed è la guardia biancorossa ad ergersi protagonista con sette punti consecutivi che consentono alla Consultinvest di piazzare un break di 11 a 0, anche se la situazione falli continua ad essere preoccupante, con Walker già arrivato a quattro penalità. Arrivano anche i primi tre punti biancorossi non griffati Usa, per merito di Ceron e Gazzotti, che con due triple fanno volare Pesaro sul 50 a 31. Bologna sembra accusare il colpo, tra antisportivi e tecnico alla panchina che la Vuelle non riesce comunque a sfruttare a dovere, consentendo alla Virtus di rientrare dal meno 20, fino al 52 a 39 col quale si chiude il terzo periodo di gioco.
L’ultimo quarto si apre con McKissic e Candussi che commettono il loro quarto fallo personale, ma anche con cinque punti di Christon per il 57 a 41 casalingo. Bologna risponde con sette punti consecutivi di Fontecchio in un match che rischia di innervosirsi, tra antisportivi e tecnici che fanno sicuramente il gioco della squadra che deve rimontare e infatti la Virtus rientra fino a meno nove (57-48 al 34’), anche se il primo ad uscire per cinque falli è il bolognese Mazzola, Christon arriva a quota 21 punti con l’entrata del 61 a 48 e, sulla tripla di Ceron, la Vuelle ritorna ad avere un vantaggio abbastanza rassicurante (64-48 al 37’), ma ormai abbiamo imparato a conoscere il modo di giocare di questa Consultinvest, che in un amen subisce otto punti dalla Virtus, grazie ad un semplice pressing che mette in difficoltà i palleggiatori biancorossi. Mettiamoci anche due errori ai liberi di Lacey e a 100 secondi dal termine il vantaggio pesarese è di soli sei punti (64-58). Shelton mette un libero, ma è Vitali a trovare la tripla del 65 a 61 a 30 secondi dalla sirena, Shelton fa ancora uno su due dalla lunetta e sulla palla rubata da Christon, la Consultinvest potrebbe avere chiuso finalmente la pratica, con Ceron che mette i liberi della sicurezza, consentendo alla Vuelle di trovare la sua prima vittoria col punteggio finale di 68 a 63.
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