di Redazione
4 ottobre 2015
PESARO – Quattro bocce. Sono quelle che ha da giocarsi Matteo Ricci per il nuovo impianto della Bocciofila Concordia (un milione e 400mila euro di investimento): “Se ‘buco’ il primo tiro, ce ne saranno altri tre. E uno lo metterò”, dice davanti ai soci del Circolo, in via Foscolo, presentando il progetto preliminare abbinato alla “riqualificazione urbanistica di un’area strategica” della città. Insomma, abbandonata l’opzione Celletta con l’appalto in permuta, si guarda ad altro. Ovvero: “Fusione con Mombaroccio, che sblocca risorse dal patto. Unione dei Comuni, a cui vogliamo trasferire le manutenzioni, per avere più fondi da spendere per investimenti. Trattativa nazionale con il governo per liberare gli avanzi bloccati dei Comuni virtuosi. Infine, la vendita del patrimonio”. Settore dove entro la fine dell’anno il Comune farà due bandi, “inserendoci anche la struttura di via Foscolo. Pensiamo che, soprattutto per il primo bando, ci possa essere mercato”.
La sintesi è che “il Bocciodromo lo vuole fare il Comune, con una di queste quattro carte in mano. Che si dovranno necessariamente scoprire entro la fine dell’anno”. Interamente comunale l’area prescelta. Si tratta di via dell’Acquedotto, dove il sindaco vuole il cambio di passo per rovesciare il degrado: “Lì l’origine dei problemi è la ‘puzza’, originata dal deposito. Un elemento che alimenta l’isolamento della zona e la presenza dei rom. Un cane che si morde la coda”.
“Puzza via”
Il progetto per la riqualificazione, battezzato con hashtag a tema (#puzzavia), viene delineato così: “Con Marche Multiservizi abbiamo trovato la soluzione per trasferire il centro di raccolta (spostamento in via Toscana, ndr). Dal primo gennaio la puzza sparirà. E l’area potrà diventare una zona di opportunità”. Là dove adesso c’è il deposito, quindi, nascerà il Bocciodromo: “Non ci sarà bisogno di nessuna variante urbanistica. Il progetto rimarrà quello originale, ossia quello pensato per la Celletta. Ma qui risparmiamo, tra l’altro, anche 300mila euro di oneri di urbanizzazione”.
Ma non è tutto. “A lato si sta completando il teatro amatoriale della Piccola Ribalta. Nel Parco XXV Aprile rifaremo il bando per il Parco Avventura. E questa volta sono convinto che, eliminata la puzza, ci sarà chi partecipa”. Il sindaco ci aggiunge la nuova area sosta chiusa e gestita per i camperisti. E “le due strutture di Comune e Aspes che vorremo mettere a disposizione per attività rivolte ai giovani”.
Trasformazione
L’altro obiettivo è collegare la zona – “così riqualificata, diventerebbe accessibile per tutte le fasce d’età: un altro mondo rispetto ad ora” – con percorsi pedonali alla stazione del treno (e alla Stazione Gauss). E, “attraverso la balza del fiume, o con il percorso sotto la ferrovia, al Parco Miralfiore”. In modo che “entro due anni via dell’Acquedotto possa essere un pezzo nuovo di città. Con investimenti molto limitati del Comune”. Nell’incastro per il nuovo Bocciodromo, la tempistica indicata prevede la gara con il preliminare (“già pronto”) per i primi mesi del 2016. “Se tutto fila liscio, nel 2017 potremo avere l’impianto”. In linea d’aria rappresenterebbe un tassello in più su quell’asse dello sport cittadino su cui Ricci vuole insistere (Pentathlon, campi da calcio Villa San Martino, campo scuola, Miralfiore).
Va sui dettagli il dirigente Nardo Goffi: “Sarà un bocciodromo con quattro campi, area biliardi, zona ricreativa, uffici, bar, spogliatoi, tribune. Struttura interna da 48 metri per 34: in parte sarà su due piani, con una terrazza che si affaccerà sul fiume. Rispetto alla sede attuale, gli spazi sono triplicati”.
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