di Redazione
4 ottobre 2015
JESINA – VIS PESARO 3-0
JESINA (4-3-3): Niosi; Sassaroli, Tafani, Fatica, Carnevali; Frulla, Cardinali (28′ st Alessandroni), Compagnucci; Cameruccio (42′ st Remedi), Ragatzu, Trudo (22′ st Arati). A disp. Cecchini, Marini, Cesaroni, Remedi, Alessandroni, Giaccaglini, Sampaolesi, Pierandrei. All. Bugari
VIS PESARO (4-2-3-1): Celato; Floris, Labriola, Tombari, Fabbri; Rossoni, Forò (37′ st Brighi); Costantino, Ridolfi (28′ st Canini), Bugaro; Evacuo (13′ st Iovannisci). A disp. Corina, Dominici, Gnaldi, Bartolucci, Dadi, Torelli. All. Pazzaglia
ARBITRO: Pragliola di Terni
RETI: 15′ pt Trudo, 19′ pt Cameruccio, 40′ st Alessandroni
NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori; ammoniti Sassaroli, Trudo, Tafani, Floris; angoli 2-2, recuperi 2+4
JESI (Ancona) – La Vis naufraga a Jesi. Contro i leoncelli che si giocavano la partita della vita, i ragazzi di Pazzaglia si sono mostrati senza la necessaria verve agonistica, unita a una pochezza tecnica che a questo punto non può che preoccupare.
Vis che aveva iniziato anche benino, colpendo un palo con Bugaro, abile ad approfittare di un errore dell’ex Alma Fatica. Sul capovolgimento di fronte azione sulla destra ben fatta architettata da Cameruccio, palla a Trudo che indovina il diagonale vincente. Vis che subisce il raddoppio poco dopo, con Ragatzu che si presenta a tu per tu con Celato che respinge, Cameruccio prima tira ancora contro il portiere vissino e poi appoggia in rete. Leoncelli vicini al tris già prima del riposo, con Celato che para su Ragatzu, che si era ritagliato un’occasione colossale su errore di Rossoni. Per i pesaresi, nei primi 45 minuti, un tiro di Forò di poco alto e un colpo di testa di Evacuo parato da Niosi. Stop.
Nella ripresa, nonostante i cambi effettuati da Pazzaglia, stessa musica o quasi. Altro affondo sulla destra di Cameruccio, il subentrato Alessandroni – dimenticato dalla retroguardia vissina – arriva a rimorchio e segna il 3-0. In precedenza occasionissima non sfruttata dal duo Forò-Costantino che poteva riaprire i giochi, ma onestamente è stato fatto troppo poco per far punti su un campo storicamente maledetto, dove i pesaresi non vincono addirittura dal 1968.
E adesso si prospetta una settimana calda, tra la contestazione della tifoseria – che ha abbandonato il Carotti in anticipo, in segno di protesta – finora rivolta al solo direttore Leonardi e la questione societaria che deve assolutamente risolversi. Una cosa è certa: così non si può andare avanti.
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