Piano Spiaggia, braccio di ferro Ricci-Varotti. Il direttore Confcommercio: “Qualcuno cambi canale”

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30 settembre 2015

Amerigo Varotti*

PESARO – Il prossimo 2 ottobre si terrà l’ultimo incontro tra Associazioni di categoria e gli Assessori Delle Noci e De Regis sul piano spiaggia dove l’argomento da discutere dovrebbe essere l’orario di chiusura dei “ristoranti degli stabilimenti balneari”. Confcommercio, nell’estenuante tentativo di mediazione, ha proposto le 20.30. Qualora accolta questa proposta, sarebbe l’unica concessione che verrebbe garantita alla nostra Associazione, visto che su tutte le altre ipotesi di mediazione, su tutte le altre nostre richieste, c’è stato il NIET dell’Amministrazione.

Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio

Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio

E’ evidente quindi che sull’orario non dobbiamo mediare nulla visto che tutte le altre richieste sono state rifiutate. Speriamo e confidiamo nell’esito positivo dell’incontro. Ma la cosa che più indispone è l’atteggiamento del Sindaco di Pesaro e le dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi (vedi giornali del 26 settembre). Dice Ricci, riferendosi ad un mio intervento, che «l’uscita del Direttore è prevedibile, quando le opposizioni sono più politiche che nel merito è difficile che si trovi la quadra». La dichiarazione è irritante ed inaccettabile. Il Sindaco dice falsità. La Confcommercio ha tentato e proposto ogni utile mediazione entrando proprio nel merito del provvedimento: dalla zonizzazione dell’arenile, al numero dei ristoranti; dai servizi igienici alla stagionalità; dagli spazi per cucina e dimensioni dei chioschi, dagli affitti d’azienda agli orari. Quindi il Sindaco – che ovviamente non era presente a nessuno degli incontri – non deve permettersi di dire il falso.

Su questa barzelletta che la Confcommercio o il suo Direttore fanno opposizione politica è ora di farla finita. Non ci crede nessuno a simili sciocchezze. La Confcommercio fa il suo mestiere di tutelare e difendere le proprie imprese. Certo che ha una visione politica dello sviluppo economico e urbanistico di un territorio: una visione basata sull’equità, sul bene comune, sulla sostenibilità economica e ambientale, sul ruolo centrale della piccola impresa, sul ruolo dei centri storici e del turismo. Siamo cioè portatori di interessi particolari nell’ambito di una visione generale dello sviluppo e della città. In tale senso facciamo anche politica. Come peraltro previsto dai Padri costituenti della Repubblica che hanno fissato in più punti della Carta Costituzionale, il riconoscimento del ruolo dell’Associazionismo economico e sociale ed il suo diritto-dovere di esprimersi e di agire come soggetto istituzionale. Su questo tema, quindi, Sindaco, “CAMBI CANALE”. Per favore.

*Direttore Provinciale di Confcommercio

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