di Redazione
29 settembre 2015
ANCONA – “Ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni e rimettere la giusta esigenza di diagnosi rapida al centro del sistema sanitario. Un obiettivo strategico che implica affrontare un cambiamento di prospettiva e che passa attraverso uno dei temi più sentiti dal cittadino: la riduzione delle liste di attesa per le prestazioni, tenendo ben presente che occorrerà la collaborazione e la responsabilizzazione di tutti, dai medici, al personale sanitario, agli stessi cittadini.” Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha illustrato in conferenza stampa i contenuti della delibera approvata in mattinata dalla giunta regionale.
“Un atto complesso – ha proseguito il Presidente – che agisce su strutture complesse e che rovescia dunque la visione : non il malato che va a cercare la prestazione sanitaria, ma il sistema che lo fa per lui dopo averlo incardinato in un percorso programmato di presa in carico. Riuscire a recuperare i tempi lunghi di attesa è certamente una missione ambiziosa e difficile ma per il governo regionale costituiva una priorità essenziale. Si tratta di un risultato con doppio valore : oltre a ricucire il rapporto tra istituzioni, cittadino e strutture sanitarie, persegue anche il risparmio e l’appropriatezza delle prestazioni. Ringrazio tutti quindi – ha concluso Ceriscioli –dalla commissione consiliare, al dirigente della Sanità Ciccarelli per il grande impegno e il forte senso di responsabilità nell’elaborare questo atto così composito , frutto della volontà precisa di tenere al centro la risposta concreta ai bisogni dei cittadini, ai quali chiediamo di collaborare, senza penalizzazioni ma avendo consapevolezza che si tratta di risorse pubbliche e che mancare una visita prenotata diventa un costo per tutti. “
Il presidente della commissione consiliare Sanità, Fabrizio Volpini ha parlato di “atto di coraggio ” sia per la complessità della materia , sia per i tempi relativamente brevi con cui si è arrivati alle linee strategiche. “Va dato atto al Presidente Ceriscioli – ha evidenziato – della determinazione con cui ha voluto affrontare tale questione il cui filo conduttore è l’appropriatezza delle prestazioni a medio termine. E occorre tenere presente che questo obiettivo è il presupposto di quelli che stanno alla base dei Piani Aziendali delle aree vaste. Sarà fondamentale ora – ha detto – il coinvolgimento della categoria dei medici di medicina generale che rivestiranno un ruolo chiave per l’operatività del sistema anche in questa prima fase sperimentale.”
La fase sperimentale prevede il coinvolgimento dei medici di medicina generale in equipe territoriali – una per provincia – che coprirà un bacino di utenza di 15 mila pazienti .
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