Il tartufo vadese si presenta in Regione. Per gustarselo a S. Angelo bisognerà pazientare fino al 10 ottobre

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29 settembre 2015

SANT’ANGELO IN VADO – Con l’arrivo della stagione autunnale, quando i cavatori si mettono in cammino di buon mattino per portare sulle tavole imbandite, con l’aiuto del fido cane, il prezioso tubero, Sant’Angelo in Vado torna con la 52esima Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche. Ormai una tradizione, un marchio di qualità al profumo di Tuber Magnatum Pico che nei quattro fine settimana a cavallo tra ottobre e novembre apre al mondo le porte del salotto buono del Montefeltro, mettendo in vetrina non solo il tartufo ma anche storia, tradizione, gastronomia, prodotti di eccellenza assieme alle bellezze naturalistiche e storiche disseminate per il territorio di quella che fu la capitale della Massa Trabaria. E’ sufficiente allora aspettare ottobre per poter partire alla scoperta di Sant’Angelo in Vado e della sua Mostra Nazionale, organizzata dall’Amministrazione Comunale e Cooperativa Il Cerchio, muovendosi tra un programma ricco e attento alle esigenze di tutta la famiglia, dove si potrà giocare negli spazi per bambini, prendere parte a visite guidate innovative oppure perdersi liberamente tra i vicoli e le vie del centro storico medievale, all’ombra dei tanti campanili che costellano la città.

Il Centro Storico di Sant'Angelo in Vado

Il Centro Storico di Sant’Angelo in Vado

Nel primo fine settimana, quello del 10-11 ottobre per le vie del centro storico dell’Antica Tifernum Mataurense si omaggerà il gusto tipico delle colline e dei boschi dell’entroterra: troverete i tanti prodotti tipici di un territorio ricchissimo per biodiversità e peculiarità: il miele, i formaggi, le castagne e i salumi del Montefeltro saranno i protagonisti del weekend. Sabato alle 17 nella cornice dell’Auditorium di Santa Caterina, ospiti illustri parleranno assieme all’enogastronomo Giuseppe Cristini del Tartufo in tutte le sue declinazioni, mentre domenica pomeriggio in piazza Re Tartufo gli chef dei ristoranti vadesi prepareranno le ricette della tradizione, esaltate dal profumo del Tartufo.

 

Appuntamento di lignaggio internazionale invece quello che vedrà centauri da tutta Europa ritrovarsi in sella alle loro moto a Sant’Angelo in Vado per il 37° Motoraduno Nazionale e il 20° motoraduno Internazionale del Tartufo, un evento che ogni anno richiama in città migliaia di motociclisti e visitatori, guidati dall’inconfondibile aroma del prezioso tubero. Già tutto esaurito nelle prenotazioni di hotel e B&B non solo in città ma in tutto il Montefeltro: il più tradizionale e partecipato motoraduno d’Italia.

L’antica “Arte” della cerca al tartufo va in scena nel terzo weekend, quello del 24 e 25 ottobre con il Trofeo Perrotta, dedicato alla cerca al tartufo in box, giunto ormai alle quarantuno edizioni. Sarà piazza Umberto I, ribattezzata per l’occasione “Piazza Re Tartufo” a trasformarsi in palcoscenico d’onore per l’assegnazione a vip, celebrità e autorità che si sono distinte nei campi della vita sociale del premio Tartufo d’Oro 2015. Chi sarà la madrina del Tartufo 2015?

“La Fiera in Vado” del 31 ottobre e 1 novembre chiude la Mostra, un’occasione unica per assaporare l’ospitalità e le prelibatezze di questa terra incantata. In ogni weekend potranno essere visitate le diverse mostre d’arte, i musei, le chiese e i mosaici della Domus del Mito, assistere a concerti dal vivo e spettacoli itineranti oppure passeggiare per “le vie dei mercanti”, luoghi di curiosità e gastronomia.

LA PRESENTAZIONE IN REGIONE

Giannalberto Luzi con un tartufaio vadese e il suo fido cane e la vicepresidente della Regione Anna Casini con il vanghetto

Giannalberto Luzi con un tartufaio vadese e il suo fido cane e la vicepresidente della Regione Anna Casini con il vanghetto

Intanto la 52esima mostra si è tolta i veli oggi presso la sede della Regione Marche “perché oggi lanciamo un messaggio che dice ‘Non più tartufo locale ma Tartufo Pregiato della Marche’ – attacca il sindaco di Sant’Angelo in Vado Giannalberto Luzi –  Politicamente l’obiettivo dev’essere aprire una strada per riconoscere una Certificazione di Origine Protetta. Il tartufo è un grande patrimonio di tutta la regione. A Sant’angelo In Vado ci sono vari primati se si parla di tartufo: il primo centro di tartuficoltura europeo, la Mostra più longeva delle Marche, l’unico monumento al mondo al cane da tartufo. Quattro settimane intense quelle della 52^ Mostra, abbiamo portato alcune innovazioni al palinsesto tradizionale, ma soprattutto abbiamo rimesso al centro il Tartufo. Vogliamo lanciare la politica del tartufo tutto l’anno, sapendo valorizzare questo grande patrimonio. Sant’Angelo in vado ha un patrimonio che comprende ricchezze inimitabili come Domus del Mito, arte, chiese e Tartufo: ci sono tutte le premesse per un grande futuro.

Giannalberto Luzi, Anna Casini e Romina Pierantoni

Giannalberto Luzi, Anna Casini e Romina Pierantoni

Per il vicepresidente della Regione Marche nonchè assessore all’alimentazione Anna Casini “L’obiettivo che ci poniamo è una valorizzazione di tutti i territori dove il tartufo rientri tra i prodotti di grande qualità. Non esiste un tartufo più buono dell’altro, ma abbiamo diverse qualità che vanno valorizzate in maniera diversa, tutti questi tuberi costituiscono un’occasione di valorizzazione delle Marche. I numeri danno ragione alla valorizzazione del tartufo, un periodo lungo che arriva a Natale, sul quale bisogna puntare. Il legame con tradizione, territorio e mondo che gira intorno al tartufo porta alla cultura del buono, della qualità e della tipicità. Nell’arco dell’anno è sempre possibile trovare un tartufo giusto per il piatto che si va a cucinare e questa è una ricchezza unica. Questi prodotti che nascono solo nelle nostre terre non sono delocalizzabili, occorre portare in alto le nostre produzioni, valorizzando il prodotto ma anche il saper fare, come l’arte della cucina; dobbiamo imparare a offrire il tartufo restando sui nostri territori, facendo attenzione alle scelte che compromettono il territorio e la qualità”.

Per Romina Pierantoni, Presidente Unione Montana Alta Valle del Metauro “è un segnale di grande importanza che il sindaco Giannalberto Luzi abbia voluto con sé l’Unione Montana dell’Alta Valle del Metauro, testimonianza di unità e coesione. Con la 52^ Mostra Nazionale del Tartufo di Sant’Angelo in Vado mettiamo in mostra una delle eccellenze del territorio, che produce valore aggiunto non soltanto sul coparto enogastronomico ma anche su quello turistico. I nostri sette comuni sono uniti da questo dono del tartufo e come Unione non possiamo che accogliere con favore l’idea del sindaco Luzi di promuovere il tartufo con una DOP: la qualità e la tracciabilità siano totali, dobbiamo garantirlo ai consumatori per un prodotto così naturale e superbo. Il tartufo sarà fondamentale per il futuro del territorio, stiamo sviluppando e tenendo in incubazione dei progetti di startup legati al tartufo”.

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