Chi fa scendere Sassari dal trono? Domenica il via al 93esimo campionato italiano di basket. Focus sulle avversarie della Vuelle (parte 1)

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29 settembre 2015

PESARO – Prende il via domenica 4 ottobre la 93esima edizione del campionato italiano e dopo un’estate passata ad esaltarci e arrabbiarci per le imprese della Nazionale Azzurra agli Europei, ci si rituffa nel nostro orticello, sempre più piccolo col passare degli anni, anche se qualche timido segnale di miglioramento si intravede all’orizzonte, con Sky che ha deciso di ritornare prepotentemente nel basket dopo i buoni risultati di audience raggiunti da Gallinari & Co., affiancando la Rai nella trasmissione di anticipi e posticipi e garantendosi l’esclusiva dell’Eurolega e del campionato Nba.

Lo scudetto di Sassari

Lo scudetto di Sassari

Dovrebbe essere l’anno del riscatto per un Emporio Armani Milano uscita a mani vuote dalla stagione scorsa e desiderosa di ritornare almeno sul tetto d’Italia, considerando che ben difficilmente riuscirà a tornare su quello europeo, ma i campioni d’Italia in carica del Banco di Sardegna Sassari non cederanno facilmente il loro trono, anche se ha rivoluzionato la formazione che nello scorso giugno ha vinto il suo primo tricolore. Chi cercherà di contendere lo scudetto alla coppia Milano-Sassari? Per le prime quattro posizioni non ci dovrebbero essere grosse sorprese, con le ambiziose Reggio Emilia e Venezia pronte ad approfittare di ogni distrazione al piano di sopra, mentre – come tutti gli anni – la vera lotta sarà quella per conquistare le posizioni dal quinto all’ottavo posto utili sia per l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia del prossimo febbraio in programma a Milano, sia per i playoff del prossimo maggio. Brindisi e Avellino terranno alta la bandiera del Sud Italia, alla ricerca della gloria dopo aver allestito squadre con buone possibilità di rimanere nelle parte sinistra della classifica, ma dovranno vedersela con le lombarde Cremona e Varese, la Virtus Bologna e una Dolomiti Energia Trento che al suo secondo anno in serie A proverà a confermarsi tra le “big”, dovrebbero disputare un campionato tranquillo la neopromossa Manital Torino, la ripescata Caserta e l’Acqua Vitasnella Cantù, anche se un’occhiata alle loro spalle dovrebbero darla, in una lotta per evitare l’ultima posizione, che coinvolgerà Pesaro, Capo D’Orlando e Pistoia, consapevoli che dovranno arrivare il prima possibile a quota 20 punti per evitare di finire in serie A2, nell’ultimo anno in cui ci sarà una sola retrocessione.

Dopo l’antipasto della Supercoppa, che ha visto Reggio Emilia aggiudicarsi il suo primo trofeo italiano, da domenica si comincia a fare sul serio in un campionato che vedrà i consueti turni spezzatino tra gli anticipi del sabato, quelli domenicali all’ora di pranzo e i posticipi del lunedì, con un unico turno infrasettimanale in programma prima di Natale – mercoledì 23/12 – e le pause per l’All Star Game del 10 gennaio e per Final Eight del 19-21 febbraio. Come da tradizione, anche per il 2015-16 vi forniremo una breve descrizione delle 16 squadre e il loro obiettivo stagionale, consapevoli che col mercato sempre aperto, basteranno un paio di innesti ben azzeccati durante l’anno per cambiare completamente le carte in tavola.

Seguendo rigorosamente l’ordine di classifica dell’anno precedente, cominciamo dai campioni d’Italia del Banco di Sardegna Sassari:

BANCO DI SARDEGNA SASSARI:

url-1Rimangono pochi superstiti in questa Sassari, della formazione che nel giugno scorso ha conquistato il primo storico scudetto per il basket sardo, ma d’altro canto, anche se il Banco può contare su uno dei budget nazionali più elevati, non può ancora competere con le superpotenze spagnole, turche e greche e ha dovuto a malincuore privarsi di 4/5 dello starting five, con il solo David Logan a mantenere il suo posto di guardia titolare di un Banco che affiderà la cabina di regia ad una coppia esperta come l’ex senese Marquez Haynes e al croato Rok Stipcevic, mentre da ala piccola si divideranno il minutaggio l’americano Brent Petway e il congolese Eyenga, per una pattuglia straniera composta anche dall’ex romano Varnado come centro titolare e da Joe Alexander come quinto esterno di un roster lunghissimo che può contare sui veterani Brian Sacchetti e capitan Devecchi, sui tiratori Lorenzo D’Ercole e Matteo Formenti e su centri Francesco Pellegrino e Denis Marconato che con i suoi 40 anni è il “nonno” di questo campionato. Sassari cercherà di riconfermarsi ai vertici del nostro basket, con l’intenzione di ben figurare anche in Eurolega, manifestazione dove può ambire alle “Top 16”.

LA STELLA:

David Logan: Guardia moderna, capace di produrre punti in tanti modi diversi, potendo sfruttare un buon tiro dalla distanza ed una grande capacità di battere l’avversario diretto, Logan è atteso ad una riconferma dopo l’ottima annata precedente e si dividerà il ruolo di primadonna con Marquez Haynes.

LA SORPRESA:

Jarvis Varnado: Alla sua terza apparizione italiana dopo Pistoia e Roma, Varnado a 27 anni ha raggiunto la sua piena maturità e dopo aver assaggiato brevemente anche l’Nba, sbarca a Sassari intenzionato a dimostrare di poter reggere il confronto con i migliori centri d’Europa.

IL COACH:

Romeo Sacchetti: Lo scudetto della scorsa stagione lo ha fatto entrare di diritto nella top five degli allenatori italiani in attività, ma Sacchetti non si monterà sicuramente la testa e continuerà a far giocare ai suoi ragazzi un basket spettacolare, ma redditizio, non stravolgendo la sua filosofia.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA: Scudetto.

 

GRISSIN BON REGGIO EMILIA:

urlAnche dopo la partenza di Andrea Cinciarini e Riccardo Cervi, Reggio Emilia rimane la squadra italiana con la più forte concentrazione di talento nostrano, con gli innesti di Pietro Aradori e Stefano Gentile in un telaio che può contare anche su Achille Polonara e Amedeo Della Valle, ultimi due uomini nella rotazione della Nazionale di Pianigiani negli Europei, ma pronti a scalare i vertici della nostra pallacanestro. La Grissin Bon si conferma una squadra atipica, senza americani, con tutti gli stranieri provenienti dall’est Europa, a cominciare dai veterani Kaukenas e Darius Lavrinovic, riconfermati come il lettone Silins e il ceco Pechacek, mentre il bielorusso Veremeenko sarà il centro titolare di una Reggio Emilia che può contare anche su Andrea De Nicolao come play di riserva.

Dopo essere stata ad un tiro dallo scudetto, la Grissin Bon riparte con le stesse ambizioni della stagione precedente e – come ha dimostrato nella Supercoppa Italiana conquistata domenica scorsa – sembra intenzionata a rimanere ai vertici in tutte le manifestazioni alle quali parteciperà, Eurocup compresa, spinta da un pubblico che ha già riempito il vetusto PalaBigi con i soli abbonati.

LA STELLA:

Pietro Aradori: L’europeo estivo ha confermato che non manca poi così tanto ad Aradori per diventare un “top player” e a Reggio Emilia ha l’occasione di esplodere definitivamente ad altissimo livello, con i suoi 27 anni ancora da compiere e un bagaglio tecnico di tutto rispetto, grazie ad una duttilità offensiva che lo porta a ricoprire tutti e tre i ruoli da esterno, si giocherà con Alessandro Gentile il titolo di miglior italiano del campionato.

 

LA SORPRESA:

Vladimir Veremeenko: Ormai abituati a centri americani tutta elevazione e poca tecnica, tenete d’occhio questo 31enne bielorusso – scelto nel 2006 da Washington al draft Nba – che dopo aver speso la prima parte della sua carriera in Russia e Turchia, sbarca in Italia intenzionato a dimostrare che c’è ancora spazio nel 2015 per i centri vecchio stampo, capaci di usare da manuale il piede perno e di non saltare alla prima finta dell’avversario.

IL COACH:

MAX MENETTI: Crescono le aspettative su questa Grissin Bon e di conseguenza cresce anche la pressione su un allenatore serio e preparato come Menetti, che però dovrà dimostrare di essere pronto anche per i grandi palcoscenici internazionali.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA: Finale scudetto.

 

E7 EMPORIO ARMANI MILANO:

alessandro-gentile-ea7-emporio-armani-milan-eb14 2Patron Giorgio è intenzionato a non trascorrere un’altra stagione da comprimario con la sua Armani e a Milano hanno allestito una formazione con l’unico obiettivo di rivincere lo scudetto, con i soli Alessandro Gentile e Bruno Cerella confermati dalla stagione precedente. La rivoluzione milanese parte dalla cabina di regia con Olivier Lafayette – out in precampionato per un guaio muscolare – affiancato da Andrea Cinciarini, intenzionato a dimostrare di valere i grandi palcoscenici europei, con Charles Jenkins a coprire le spalle a Gentile e l’americano Robbie Hummel e il croato Simon a dividersi il minutaggio nello spot di ala piccola. Ma è sotto canestro che Milano appare veramente rinforzata, con gli innesti di Jamel McLean, del serbo Macvan del croato Barac e il ritorno di Gani Lawal in una rotazione lunghissima dove Daniele Magro è solamente il quinto lungo.

Milano proverà ad arrivare all’atto finale nel nostro campionato, mentre in Eurolega – nonostante i rinforzi – difficilmente riuscirà ad arrivare fino in fondo, con la qualificazione alle “Top Eight” che sembra l’obiettivo massimo raggiungibile.

LA STELLA:

OLIVIER LAFAYETTE: Naturalizzato croato, non ha partecipato agli ultimi Europei causa infortunio, ma questo 31enne playmaker di scuola americana è ormai un veterano del basket europeo, avendo disputato l’Eurolega con diverse maglie e porterà la sua esperienza al servizio di un’Armani alla ricerca di un leader in grado di traghettarla nuovamente verso lo scudetto.

LA SORPRESA:

ROBBIE HUMMEL: Arriva in Italia dopo tre discrete stagioni nei Minnesota Timberwolves, con l’intenzione di mostrare le sue qualità balistiche e quella voglia di non darsi mai per vinto che ne hanno caratterizzato la carriera fin dai tempi di Purdue, in un club dalle grandi stelle, la sorpresa positiva potrebbe arrivare da un presunto comprimario.

IL COACH:

JASMIN REPESA: Dopo la sfortunata parentesi di Luca Banchi, Milano torna ad affidarsi ad un allenatore di grande carisma ed esperienza come Repesa, 54enne croato che conosce benissimo il basket italiano – Bologna, Roma e Treviso nel suo lunghissimo curriculum – e con 16 trofei conquistati in carriera, non si farà intimorire dalle eventuali difficoltà che potrebbe incontrare durante l’anno.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA: Scudetto.

 

UMANA VENEZIA:

imgresPochi ma buoni i nuovi innesti in casa veneziana, con l’Umana che ha cercato di rinforzarsi senza stravolgere un gruppo che aveva già ben impressionato la stagione scorsa, i tre nuovi arrivi sono l’ex Trento Josh Owens, lungo dinamico e reattivo, l’ex Varese Mike Green, playmaker d’ordine dalla buona personalità e Michael Bramos, ala greca di scuola americana. Phil Goss e Jarrius Jackson continueranno a dividersi il minutaggio nel ruolo di guardia, con “mister utilità” Hrvoje Peric che farà da collante tra il reparto esterni e i lunghi con l’austriaco Ben Ortner che sarà affiancato dal veterano Tomas Ress, in un roster completato dall’oriundo Jeff Viggiano e dai giovani – classe ’93 – Stefano Tonut e Michele Ruzzier.

Venezia parteciperà anche all’Eurocup, in una stagione che dovrà dire se l’Umana è pronta a fare il grande salto tra le big italiane o rimarrà confinata nel limbo delle pretendenti al titolo.

LA STELLA:

HRVOJE PERIC: E’ uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere nella sua squadra, per la dedizione al lavoro e la voglia che lo spinge a migliorarsi stagione dopo stagione. Tipica ala di scuola slava in grado di farsi valere sia sotto il tabellone, sia nel gioco spalle a canestro, con ottimi fondamentali e un tiro da fuori capace di colpire con buone percentuali, sa rendersi utile anche a rimbalzo, insomma il classico giocatore da avere nella vostra squadra del Fantabasket.

LA SORPRESA:

STEFANO TONUT: Figlio d’arte, è stato protagonista con l’under 21 di Sacripanti di buone prestazioni, finendo per diventare protagonista in Legadue con la maglia di Trieste. Ha l’occasione a 22 anni di ritagliarsi un buon minutaggio al suo debutto in serie A, in un ruolo come quello di guardia dove Goss e Jackson non sono più dei ragazzini, Tonut dovrà farsi trovare pronto e sfruttare ogni occasione che gli si presenterà davanti.

IL COACH:

CARLO RECALCATI: Il 70enne Charlie continua ad insegnare pallacanestro da 30 anni a questa parte, senza mai perdere l’entusiasmo dei tempi belli, a Venezia si trova a suo agio, con una squadra ambiziosa alla quale non manca poi così molto per fargli vincere il suo quarto scudetto da allenatore.

L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA: Finale scudetto.

Appuntamento a domani con la seconda parte del nostro speciale sul campionato italiano.

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