di Redazione
26 settembre 2015
PESARO – “Certo, la lentezza dell’assegnazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie non è un segnale incoraggiante per il contrasto all’economia criminale; procedure lente e farraginose non fanno che alimentare la sfiducia verso un ritorno di quei beni alle comunità”.
Ad affermarlo è l’on. Lara Ricciatti di Sel, in merito alla mappa dei beni confiscati nelle Marche, che vede 21 beni sottratti alla criminalità organizzata. La Ricciatti è più volte intervenuta su questo tema segnalando, in più occasioni, al ministro dell’Interno, episodi di infiltrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto economico e imprenditoriale delle Marche; circostanza certificata anche da autorevoli relazioni della Procura generale della Repubblica di Ancona e della Direzione Nazionale Antimafia.
“Un fenomeno che trova ulteriore riscontro nei dati relativi alle confische – continua -, dati preoccupanti perché indice di un elevato grado di permeabilità del nostro territorio al fenomeno delle infiltrazioni criminali, a dispetto della generale percezione di estraneità della nostra regione”.
“Presenterò lunedì stesso una nuova interrogazione parlamentare su questo tema, per chiedere in particolare al ministro dell’Interno, che ha funzioni di vigilanza sull’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, quali misure di competenza intenda adottare per rendere più celeri le procedure di assegnazione dei beni sequestrati e confiscati, e di fornire chiarimenti sui ritardi nella mappatura, dato che l’ultimo report pubblicato dall’Agenzia risale al 2013″.
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