di Redazione
3 agosto 2015
PESARO – E’ scontro aperto fra Confcommercio e Consiglio Comunale sul caso Prg. Caso sul quale Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio interviene a gamba tesa: «Dopo le modifiche alle norme tecniche del PRG (prima light ora “open”) approvate dal Consiglio Comunale senza nemmeno aver tentato una qualsivoglia forma di dialogo – inizia così l’intervento di Varotti – ora l’Assessore De Regis ci propina, prendere o lasciare, il suo riordino del piano spiaggia che è l’esempio più chiaro ed evidente di una vecchia politica e di una vecchia concezione economica.
La logica (si fa per dire!) dell’Assessore è: fate quello che vi pare ma fate presto. D’altra parte in Consiglio Comunale il Sindaco ha invitato l’Assessore ad andare ancora più veloce. E cosi che scrive la partecipazione, il confronto, il dialogo, la concertazione: si va avanti ad ogni costo senza ascoltare nessuno (ancora il Sindaco in Consiglio ha in maniera stupefacente affermato che nell’era di internet e dei social network il concetto di partecipazione ed i tempi della partecipazione vanno riconsiderati. Per cui che senso ha cercare il confronto con Associazioni di categoria, Associazioni ambientaliste, quartieri, cittadini organizzati. Basta un tweet e vai, veloci!)».
«Ma mentre sul PRG l’arroganza inaudita d aver voluto approvare un atto senza ricercare dialogo e concertazione potrebbe anche portare a qualcosa di buono (in fondo nessuno sa realmente cosa è contenuto nelle 88 pagine del provvedimento!!) il piano spiaggia “De Regis” – per quello c’è stato detto – visto che appellandosi alla legge 241 non vengono dati elaborati e documenti – è un completo fallimento. Direbbe Gino Bartali: “Tutto sbagliato, tutto da rifare”. Indistintamente a tutti i bagnini verrà concesso di ampliare la superficie dei propri chioschi (con ulteriore cementificazione della spiaggia) e a tutti sarà concessa la possibilità di aprire un ristorante. Così tutti coloro che hanno fatto quello che hanno voluto sino ad ora in assenza di controlli e grazie al lassismo di chi doveva vigilare, saranno autorizzati a trasformarsi in ristoranti. Con buona pace di quei tanti ristoratori che sono in grave difficoltà per il calo dei consumi e l’abusivismo imperante. Abusivismo che ora verrà in parte legalizzato. Un piano che è una vergogna, una deregolamentazione da Repubblica delle banane, dove tutto è consentito soprattutto ai più forti, ai più arroganti. Ma non pensino lor Signori, esponenti della vecchia politica degli affari, che ce ne staremo buoni. Questa volta ne vedremo delle belle ed anche noi contribuiremo a vivacizzare la città».
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