di Redazione
31 luglio 2015
PESARO – “Il Comune di Pesaro ha prodotto il suo ennesimo “condono” che sana un pregresso di colpe, di malagestione e di assenza di controlli”. Così si legge in un comunicato congiunto di Confcommercio e Confesercenti che ricordano come “I bagnini avranno la licenza di ristorante. Tutti indistintamente verranno premiati con questa assurda concessione da parte di una amministrazione che si riempie la bocca di turismo ma che – così facendo – distrugge un’intera categoria, che in questi anni di difficoltà ha provato a resistere investendo in qualità e professionalità, come quella dei ristoranti”.
E ancora: «Purtroppo il nuovo piano spiaggia uniforma tutto il nostro litorale (zona Baia, ponente, levante e sottomonte) perequando esigenze e caratteristiche totalmente differenti, creando una concorrenza sleale e andando a cementificare ulteriormente dove onestamente non ve n’è più bisogno. Questa uniformità, questa liberalizzazione selvaggia, figlia di una politica nazionale lassista creerà scompensi occupazionali e premierà molti di coloro che in questi anni hanno “fatto i propri interessi” giocando sulle pecche legislative e sulla difficoltà di controlli da parte degli organi preposti. Crediamo che questa scelta scellerata non può essere condivisa dalle nostre Associazioni. Non possiamo accettare che chi ha già un’attività altamente lucrativa venga ulteriormente aiutato a discapito di chi invece cerca di “rimanere a galla” rispettando le regole e le leggi».
«Liberalizzare in questa maniera vuol dire despecializzare, vuol dire depauperare zone della nostra città ottimamente servite dal punto di vista ristorativo e ci sembra strano che chi amministra Pesaro non se accorga o non faccia nulla per prevenire tale collasso.
Coloro che hanno sempre fatto ristorazione quando non potevano, coloro che non si sono mai adeguati al piano spiaggia precedente vengono premiati in questa maniera.
La Confcommercio e la Confesercenti non si sono mai opposte ad un miglioramento dell’offerta turistica della nostra città, anzi sono sempre state in prima linea di fianco al Comune per lavorare per renderla più appetibile e diversificata, ma questa prepotenza da parte di una categoria che negli anni ha sempre e solo chiesto (e ottenuto) proprio non siamo in grado di accettarla.
Visto che i bagnini vogliono fare anche i ristoratori allora lo facciano veramente e non “cedano” il ramo d’azienda (ben pagato) affittando a terzi il proprio chiosco/ristorantino poi vedremo se hanno ancora voglia di farlo.
E’ troppo bello fare il furbo pensando che gli altri siano stupidi.
Stessa cosa che ci permettiamo di dire a chi ci amministra che evita la concertazione o se la permette lo fa per interposta persona (vedi PRG light) o ci convoca senza neanche darci in mano il cartaceo del nuovo Piano Spiaggia da poter studiare insieme.
Il turismo non si fa con gli spot o le parole al vento ma con progetti, piani, strategie concertate con chi conosce perfettamente il territorio sennò alla fine rimangono solo e sempre parole».
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