Sequestro roulotte in via dell’Acquedotto, Arrigoni: “Ma quali famiglie integrate”

di 

6 marzo 2015

Fabio Arrigoni, esponente di Fratelli d'Italia

Fabio Arrigoni, esponente di Fratelli d’Italia

Fabio Arrigoni*

PESARO – Dopo il sequestro nei giorni scorsi delle roulotte in via dell’Acquedotto, non possiamo che porci delle riflessioni.
Prima di tutto, ci sentiamo di smentire l’ANOLF quando parla degli occupanti delle stesse, come “famiglie ben integrate nel tessuto pesarese”; basterebbe chiederlo alla maggior parte dei cittadini per rendersene conto. E’ stata più volte documentata la vera e propria persecuzione perpetrata ai danni degli stessi cui veniva e viene preteso una sorta di pedaggio per ogni passaggio nel centro città con insistenza e condimento di insulti, minacce e provocazioni nel caso la vittima presa di mira non acconsente al versamento della vera e propria tassa richiesta. E’ stata più volte documentata e denunciata dai sacerdoti l’odiosa abitudine di usare le acquasantiere delle chiese come veri e propri servizi igienici dove queste persone così “integrate” solevano lavarsi.

Sul problema sicurezza legato ai furti ripetuti di materiali in via dell’Acquedotto, anche questi documentati più volte fotograficamente ci siamo espressi diverse volte suggerendo al sindaco Matteo Ricci di firmare un ordinanza di sgombero e di divieto di accampamento su tutto il territorio comunale insieme a molte altre proposte, ma cadute totalmente nel vuoto ricevendo come risposta che “aveva risolto il problema” spostando i nomadi in altro loco. Il risultato ci pare ancor più evidente…. Nonostante l’ennesima ricaduta nell’annuncite di cui pare vittima inguaribile il nostro sindaco, nulla è stato fatto; il degrado, la scarsa sicurezza e la scarsa igiene nei luoghi occupati, raggiungono un livello esponenziale.

Oggi arriviamo dunque al sequestro delle sei roulotte: subito si parla del disagio delle famiglie che occupavano quei mezzi peraltro irregolari da sempre e vivono di espedienti e di elemosine. Il sollevamento dell’Anolf non ci sorprende, del resto abbiamo imparato a conoscere nel tempo il modus operandi di cooperative e associazioni varie, soprattutto poi di quelle che hanno il monopolio delle operazioni e appaltano o subappaltano le emergenze.

Quello che ci indigna però e desta profondo rammarico è sentire che per queste famiglie sono disponibili degli appartamenti messi a disposizione dal Comune, ma da queste famiglie rifiutati.
Prima di proseguire, leggiamo qualche dato:
Fino a giugno 2014 nelle Marche vi sono state 1.107 richieste di sfratto, di cui 364 eseguiti. Molti di questi per morosità incolpevole, quindi a danno di persone nell’impossibilità di pagare l’affitto perché avevano perso il lavoro o impossibilitate a pagare per problemi di una certa importanza. Senza divulgarci sulle altre province, concentriamoci su Pesaro. Fino a giugno 2014 nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati eseguiti 90 sfratti su 240 richieste, di queste ben 75 nel capoluogo pesarese e 109 nel resto della provincia per morosità incolpevole o altre cause; solo sei per finita locazione. Questi dati sono ufficiali per quanto riguarda il periodo che arriva sino a giugno 2014, ma sappiamo tutti benissimo che la situazione si è ulteriormente aggravata in questi mesi con numeri importanti che aumenta la drammaticità di questo disagio sociale.

Tenendo comunque presente questi numeri che restano di per sé allarmanti, ci chiediamo le ragioni per la quale nessuna cooperativa, nessuna associazione si è sollevata con tanto fervore in aiuto delle 90 famiglie pesaresi conosciute ,che non disponendo di un alloggio avrebbero avuto diritto agli appartamenti che il Comune di Pesaro a guida PD tanto generosamente ha offerto alle famiglie Rom irregolari tramite associazioni e cooperative varie con le quali ha rapporti stretti. Ci chiediamo ancora una volta perché chi vive di espedienti, ai margini della legalità debba essere compreso, consolato e sostenuto, mentre le famiglie italiane su cui non è possibile imbastire alcun business come quello legato all’immigrazione debbano essere costrette a subire angherie e ingiustizie dalle istituzioni anche locali dello stato in cui sono nate.

*Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Pesaro

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>