di Redazione
6 marzo 2015
Associazione FVM Ferrovia Valle del Metauro
FANO – Domenica 8 marzo si alza il sipario sull’ottava Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Uno degli eventi più significativi in programma si svolge nelle Marche, con l’iniziativa in favore della Ferrovia Fano-Urbino, organizzata da associazione FVM, Legambiente Urbino, FAI Pesaro e Urbino, intitolata “Le Signore e la Ferrovia”, con la presenza di Vittorio Sgarbi che parlerà del “valore del paesaggio urbinate” celebrato dai maestri pittori del Rinascimento.
L’occasione persegue l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di salvaguardare la ferrovia Metaurense e di proporre il treno quale fil rouge per scoprire, non solo le inestimabili ricchezze naturali ed artistiche di cui il nostro territorio è particolarmente ricco, ma anche i misconosciuti tesori di archeologia industriale che costituiscono una risorsa ancora ignorata dal grande pubblico.
L’ottava Giornata delle Ferrovie Dimenticate si pregia del patrocinio della Commissione Europea, della Commissione Nazionale Italiana del Patrimonio Unesco, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dei Beni culturali e Turismo, del Consiglio Regionale Abruzzo, della Regione Emilia Romagna, della Regione Basilicata, della Regione Lombardia, della Regione Lazio, della Regione Puglia, della Regione Marche, della Regione Toscana, della Fondazione Ferrovie dello Stato.
In occasione dell’ottava Giornata Nazionale si darà grande risalto al recente evolversi della vicenda della ferrovia Metaurense.
Nella stazione della capitale montefeltresca, oltre alle consuete mostre fotografiche, si ringrazieranno con simbolici omaggi floreali le tante signore che, nel corso di questi anni, hanno contribuito con la loro opera paziente alle tante iniziative volte a che il treno torni a svolgere il suo utile compito in questo rinomato territorio marchigiano.
Dalla stazione inizierà poi un’escursione a piedi fino al “Casello della Signora Antonia” (3 chilometri), manufatto recentemente restaurato al suo stato originale, ubicato quasi a cavallo di due imponenti e magnifici viadotti costruiti in mattoni.
Il percorso è affascinante, ricco di spunti paesaggistici, con viste stupende. Unica nota stonata è la presenza di una moderna infrastruttura viaria capace di procurare il più salace dei commenti da parte del professor Vittorio Sgarbi che, di contro, delizierà i presenti con una lectio magistralis sul valore del paesaggio.
Si precisa che il percorso di 6 chilometri – considerando andata e ritorno – è adatto a tutti. Obbligatorio munirsi di abbigliamento comodo ed adeguato alla stagione, scarpe idonee da trekking e torce.
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