Esclusivo: Robur Tiboni, negli ultimi mesi nove volte nel Registro dei Protesti. Il presidente Sacchi: “Tra pagare i creditori e rinunciare alla serie A1, ho scelto di iscrivermi al campionato”

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14 dicembre 2014

URBINO – Non solo in campo, anche fuori. E’ la storia degli ultimi mesi della Robur Tiboni Urbino, patrimonio sportivo della città ducale, di tutta la provincia; non solo di pallavolo, di tutto lo sport.

In campo, le otto sconfitte consecutive con cui la Robur Tiboni ha iniziato la stagione 2014/15.

Fuori dal campo, nove protesti a carico della gloriosa società sportiva nata – come racconta il sito web – “nel 1904 per volontà del Cav. Amadei”, che partecipa al campionato di pallavolo femminile serie A1. Sono tempi davvero difficili per la vita di tutti, e quindi anche per lo sport: la Robur Tiboni, che per quattro anni consecutivi ha vinto il titolo di campione d’Italia di pallavolo sulla sabbia, è finita nelle sabbie mobili delle difficoltà comuni a tutti gli italiani, singolarmente e collettivamente.

Cosa accade, perché due cambiali e sette assegni sono finiti nel Registro dei Protesti della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Pesaro e Urbino? Pubblichiamo in dettaglio, nell’ordine in cui le proponeva il Registro in data 3 dicembre 2014.

CAMBIALE: Importo 4.500,00 euro. Data scadenza: 31 luglio 2014. Data iscrizione: 10 settembre 2014.

ASSEGNO: importo 13.000 euro. Data levata 19 agosto 2014. Data iscrizione: 10 settembre 2014.

ASSEGNO: importo 2.300,00 euro. Data levata: 28 luglio 2014. Data iscrizione 10 settembre 2014.

ASSEGNO: importo 2.600,00 euro. Data levata: 4 agosto 2014. Data iscrizione 10 settembre 2014.

ASSEGNO: importo 7.500,00 euro. Data levata: 24 settembre 2014. Data iscrizione: 10 ottobre 2014.

ASSEGNO: importo 2.625,70 euro. Data levata 7 ottobre 2014. Data iscrizione: 10 novembre 2014.

CAMBIALE: importo 4.627,00 euro. Data scadenza 31 agosto 2014. Data iscrizione 10 ottobre 2014.

ASSEGNO: importo 21.000 euro. Data levata: 3 settembre 2014. Data iscrizione: 10 ottobre 2014.

ASSEGNO: importo 21.000 euro. Data levata: 19 settembre 2014. Data iscrizione: 10 ottobre 2014.

I motivi del mancato pagamento sono quasi sempre “Mancanza totale o parziale di fondi nel momento in cui il titolo viene presentato per il pagamento”.

Presidente Sacchi, cosa sta accadendo, perché la sua società è finita nel Registro dei Protesti?

Chateau d'Ax Urbino volley Giancarlo Sacchi

Il presidente Giancarlo Sacchi

“Quel che lei ha visto è tutto vero. Le spiego perché. Ho fatto una scelta: se pagavo assegni e cambiali, non mi iscrivevo al campionato di serie A1. Ho preferito iscrivermi e poi fare un piano di rientro a favore dei beneficiari di assegni e cambiali. Purtroppo, la situazione è economica è sotto gli occhi di tutti. Nell’anno nuovo andremo a firmare tutte le liberatorie. Intanto, abbiamo fatto di necessità virtù”.

Forse sarebbe stato meno costoso rinunciare alla serie A1 e ripartire da campionati inferiori.
“Non è così – replica Giancarlo Sacchi, deus ex machina della pallavolo ducale – La realtà di Urbino non è quella di Pesaro, Piacenza e Busto Arsizio. In un tessuto produttivo di grande rilevanza, si possono raccogliere finanziamenti anche in categorie inferiori. A Urbino, non è possibile. Se io rimango ad altissimi livelli, è probabile che possa attirare le attenzioni di qualche sponsor importante. Se scendo in A2 o in B1, me lo posso scordare. Dovrei realizzare un miracolo, come avvenne anni fa, quando un gruppo di ragazze nate nel 1975 mi accompagnò con successo. Le posso anticipare che, iscrivendomi alla serie A1, ho avuto il parere positivo di un’importante banca di livello internazionale per la sponsorizzazione dal 2015. Io sto traghettando la società verso una situazione (anche) economica di un certo rilievo, ma a partire dal 2015…”.

“Zero vittorie, ma stiamo lanciando Lestini e Bruno, giovani molto interessanti”

Intanto, però, la squadra naviga in cattive acque…
“Non guardi il risultato immediato, pensi alla prospettiva tecnica: abbiamo ingaggiato giovani interessanti che stiamo lanciando in serie A1. Quanti pensavano che Monica Lestini potesse giocare da titolare, perché quando è stata a Pesaro non ha messo piede in campo, che ha visto solo in fotografia. Ha vent’anni, con noi gioca da titolare ed è una delle più brave. E il libero, Eleonora Bruno, che a Bergamo era sempre in panchina? L’operazione lancio delle ragazze la facciamo comunque, se i risultati non arrivano, al momento, non è determinante. Per anni, Forlì ha fatto la serie A1, è retrocessa ed è stata ripescata. Io ho cercato di mantenere la categoria, quindi un livello alto, di intraprendere rapporti per avere uno sponsor di valore. E’ chiaro che c’è una sofferenza, ma in attesa di… Quando mi ha chiesto se non sarebbe stato più facile partire da serie inferiori, si riferiva a scelte fatte da altri…”.

“E’ in arrivo un grande sponsor, una banca di livello internazionale”

Presidente Sacchi, lei anticipa di una banca di livello internazionale. Sarebbe sponsor principale dal prossimo gennaio?
“Le trattative sono in corso, a giorni dovrei avere la risposta. La prima ipotesi è un intervento dal primo gennaio 2015. Eventualità abbastanza difficile, perché di solito le attività di promozione di immagine hanno una programmazione più lunga. E’ molto più probabile che possa avvenire dal settembre 2015. Nel frattempo, potrebbe darci una mano con un finanziamento ponte…”.

Mi scusi se la interrompo: come può un istituto di credito del valore di cui lei parla legarsi a una società che ha nove iscrizioni nel bollettino dei protesti?
“Vi spiego perché. Urbino non ha un tessuto produttivo pari a quello di Pesaro, Busto Arsizio e Piacenza, ma vanta altre ricchezze: le sue bellezze storiche, architettoniche e culturali sono note in tutto il mondo. E così il paesaggio dolcissimo e la straordinaria qualità della vita. Chi interviene, banca compresa, non lo fa per motivi tecnici, ma abbina il suo marchio a un’eccellenza che il territorio esprime, indipendentemente dal risultato tecnico; dietro ha altri interessi”.

Torna Salvagni? “Non amo le minestre riscaldate, ma è il personaggio giusto”

Entriamo nel discorso tecnico: arriva, anzi ritorna, Salvagni? Avete trovato l’accordo con la federazione algerina?

Chateau d'Ax Urbino-Novara, protesta Francois Salvagni

Francois Salvagni. Foto Giardini

“Ancora no. Le spiego meglio la scelta: io sono contro le minestre riscaldate, ma per Salvagni faccio un’eccezione. Con lui abbiamo fatto tre anni straordinari e caratterialmente è il personaggio adatto come idea e come integrazione con il tessuto sociale, con la città. Tecnicamente, uno potrebbe trovare diecimila cavilli, ma per lui siamo disposti a mangiare la minestra riscaldata e ad attendere che ottenga il permesso. Il discorso Salvagni è ricollegabile a quanto le ho detto poco fa. Se viene il risultato tecnico, siamo soddisfatti, ultra soddisfatti, ma non puntiamo solo a quello. E’ tutto il resto che ci interessa. Altrimenti, avrei smesso. Ho settant’anni”.

Volete Caracuta? “Sarebbe nelle nostre aspirazioni, ma prima massimo rispetto per chi dovrebbe andare via”

Mi è arrivata notizia che stiate trattando l’ingaggio di Valeria Caracuta, che ha poco spazio a Piacenza.
“Non la stiamo trattando, ma sarebbe nelle nostre aspirazioni. Con una premessa: se l’operazione che abbiamo intrapreso nella settimana che si sta chiudendo, slittata nel tempo per l’indisponibilità di alcuni attori, portasse a una monetizzazione, avendo disponibili alcune risorse in più, quella di Caracuta potrebbe essere un’idea. Per concretizzarla, bisogna fare conciliare diverse cose. La prima, e ci tengo moltissimo a dirlo, riguarda la persona coinvolta. Dal punto di vista umano mi è costato tantissimo esonerare Stefano Micoli. Mi costerebbe tantissimo pensare di ingaggiare un’altra ragazza senza avere trovato una collocazione a chi partirebbe”.

Era tutta colpa di Micoli? “No, ma non capisco perché non facesse giocare Fresco e Richey, che aveva voluto lui”

Stefano Micoli Robur Tiboni Urbino Volley

Stefano Micoli

Invece, Stefano Micoli sembra uscire male dalla storia. Possibile che, anche nel volley, come nel calcio, debba pagare sempre l’allenatore?
“I risultati non ci sono, può succedere. Non capisco però perché tenesse costantemente in panchina due giocatrici, Fresco e Richey che, dopo averle visionate, ha voluto lui e rappresentano il 30 per cento del nostro monte ingaggi. C’è qualcosa che non quadra… E’ l’unico addebito che faccio a Stefano Micoli. Vede, quando mi sono trovato davanti ai protesti, ho fatto una scelta. Lui no. A zero punti, con due soli set vinti, avrei fatto diversamente: avrei utilizzato le due ragazze, sperimentando le loro possibilità in squadra, mi sarei giocato tutte le carte a disposizione. Insomma, avrei provato a sparare tutte le cartucce, soprattutto quelle che lui aveva voluto. Non l’ha fatto”.

“Non mi ha chiesto perché non abbiamo fatto un’unica società Pesaro-Urbino”

L’intervista termina con una domanda, la rivolge il presidente Sacchi: “Non mi ha chiesto perché non abbiamo fatto un’unica società con Pesaro”.

E’ un tema che affronteremo volentieri, ascoltando, se lo vorranno, i due presidenti del Volley Pesaro, Barbara Rossi e Giancarlo Sorbini, mettendoli a confronto con le idee e le parole di Giancarlo Sacchi, che ringraziamo per la disponibilità a rispondere a domande su una situazione oggettivamente poco piacevole.

Un commento to “Esclusivo: Robur Tiboni, negli ultimi mesi nove volte nel Registro dei Protesti. Il presidente Sacchi: “Tra pagare i creditori e rinunciare alla serie A1, ho scelto di iscrivermi al campionato””

  1. stefi scrive:

    vergognati!!!! spero che la lega vi butti fuori!!!

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