13 dicembre 2014
PESARO – Nel giorno di Santa Lucia, Pasqualon non può mancare… Tratto da “Pasqualon – Navigatore di sogni – Pesaro, storia in poesia” (Metauro Edizioni) di Stefano Giampaoli
13 dicembre 1908
Pasqualon
a monsignor Paolo Tei
Vescovo di Pesaro
Pasqualon diceva che il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, era la sua festa. Per celebrala, ogni anno si recava dal Vescovo, quasi sempre in compagnia di altri ciechi.
Buondì, Eccellenza Altissima,
Di nuovo son venuto
A romperti le scatole
Col solito saluto;
Tu forse mal interpreti
Che questo complimento
Non sia pel ben dell’anima
Bensì a tutt’altro intento.
Eppur ti prego a credere
Che il cor che tengo in seno
Non è così selvatico
Né d’interesse pieno,
Come qualcun che vantasi
Lodar il socialismo
Ma se gli spacchi il fegato
Gli trovi l’egoismo.
Io vengo a farti visita
Perché Santa Lucia
Quest’oggi in ciel festeggiasi,
In terra è festa mia;
Combatto fra la tenebre,
Di luce, è ver, son privo
Però nel brachicefalo
O’ sempre il lume vivo
Né par che sia per spegnersi,
E viva è la mia fé.
Or dunque tu compartimi
La pastoral mercé.
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