22 ottobre 2014
PESARO – Lo scrivono tutti meno la diretta interessata, la Lega Pallavolo Serie A Femminile: il prossimo campionato di A1 non avrà Ornavasso. Al suo posto Forlì, che doveva partecipare alla serie A2, che di conseguenza sarà a 13 squadre. Niente di nuovo sotto il cielo del volley femminile, che pure ha appena vissuto un mese esaltante grazie alle azzurre protagoniste nel Campionato del Mondo. Ma la Lega Pallavolo ha continuato a dare fiducia a chi non la merita, a chi firma contratti che poi non rispetta, a società che hanno nella storia tante Camere di conciliazione, per pagare di meno atlete che invece hanno dato tutto.
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, raccontando la bella giornata vissuta a Milano, in galleria, dove Cristina Chirichella e altre giocatrici hanno partecipato alla presentazione del 70° Campionato, che inizierà domenica 2 novembre (il Giorno dei Morti), annuncia che Ornavasso è fuori. Eppure nel calendario della Lega Pallavolo la squadra piemontese dovrebbe giocare la prima di campionato a Modena, ospite della Liu Jo del grande team manager ex pesarese Otello Pedini.
La cosa curiosa è che il Volley 2002 Forlì, sconfitto pochi giorni fa (0-4) dal Volley Pesaro, disputerà il massimo campionato. E ancor più curioso è che la scorsa estate Pesaro e Forlì sono state a un passo dall’accordo per una fusione che – stando alle ultime novità – avrebbe riportato Pesaro nella massima serie.
Non abbiamo cambiato opinione rispetto a quando scrivemmo che le promozione a tavolino, peggio ancora acquistando i diritti, sono un doping morale che non fanno bene a società che hanno un florido settore giovanile, perché indurrebbero le giovanissime a pensare che dove non possono gli allenamenti, i sacrifici, le fatiche e il sudore, riescono i soldi.
Meglio ritornare in alto con le proprie forze. Ammesso e non concesso che la città – intesa come le istituzioni – a prescindere dalle visite del sindaco Ricci alla squadra del duo Rossi-Sorbini, dimostri interesse a una realtà che ha dato lustro a Pesaro. Appesi al PalaCampanara ci sonio stendardi che ricordano tre scudetti e tante coppe italiane ed europee. La realtà del volley femminile pesarese non è seconda a nessuno, in campo sportivo, soprattutto in quello sociale.
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