11 settembre 2014
Immagine di Gesù durante il Discorso della Montagna (Matteo 5)
Papa Francesco nell’udienza generale del 10 settembre ha correlato il tema della maternità della Chiesa per tutto il popolo dei fedeli con il tema dell’atteggiamento materno che essa stessa, e quindi tutti noi, dobbiamo avere per essere degni testimoni di questo edificio spirituale. In particolare un passaggio della catechesi del Santo Padre ha toccato il tema dell’essenzialità del Vangelo, sintetizzata nell’atteggiamento della misericordia. Un ulteriore invito ad essere misericordiosi, secondo la modalità enunciata da Gesù nel Discorso della Montagna (capitolo 5 del Vangelo di Matteo), sulla scia del testo del cardinale Walter Kasper, “Misericordia” (edizioni Queriniana 2013, 26 euro), più volte ricordato da Francesco come libro che gli diede grande conforto nei giorni del Conclave.
“Un buon educatore punta all’essenziale. Non si perde nei dettagli, ma vuole trasmettere ciò che veramente conta perché il figlio o l’allievo trovi il senso e la gioia di vivere. E’ la verità. E l’essenziale, secondo il Vangelo, è la misericordia. L’essenziale del Vangelo è la misericordia. Dio ha inviato suo Figlio, Dio si è fatto uomo per salvarci, cioè per darci la sua misericordia. Lo dice chiaramente Gesù, riassumendo il suo insegnamento per i discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Luca 6,36). Può esistere un cristiano che non sia misericordioso? No. Il cristiano necessariamente deve essere misericordioso, perché questo è il centro del Vangelo. E fedele a questo insegnamento, la Chiesa non può che ripetere la stessa cosa ai suoi figli: «Siate misericordiosi», come lo è il Padre, e come lo è stato Gesù”.
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