Marco Vita, il nuovo regista (under) della Vis: “Sono qui per affermarmi”

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17 luglio 2014

PESARO – Costantino, Cusaro ed Omiccioli, tre colonne del vecchio corso della Vis passate dal biancorosso al canarino della Fermana. Percorso opposto è stato compiuto da Marco Vita, regista del 1994, “l’unico nome che mi è stato chiesto espressamente da mister Possanzini”, ha rivelato Leonardi.

Marco Vita con Leandro Leonardi

Marco Vita con Leandro Leonardi

La presentazione di Leonardi. Si è affidato all’ironia il direttore vissino oggi pomeriggio, davanti a un gruppetto di tifosi che non è voluto mancare alla sua presentazione nella sala stampa dello stadio Benelli. “Per prendere Marco Vita, ne abbiamo dati tre alla Fermana – ha scherzato Leonardi – Deve per forza di cose essere bravo”. Risate poi interrotte da discorsi seri, tecnico-tattici e umani: “E’ un ragazzo molto interessante, che da ragazzino è partito dal suo paese (Massa Fermana, ndr) per andare al Milan, dove è stato allenato da gente come Stroppa ed Eranio. In rossonero è rimasto per tre anni e non è da tutti, prima di passare alla Primavera dell’Hellas Verona. Poi, siccome noi guardiamo anche all’uomo oltre che al giocatore, abbiamo scoperto che ha qualità morali importanti, se è vero che in questi giorni sta insegnando calcio a 80 ragazzini a Norcia, in un camp estivo. Come calciatore ha ottime qualità tecniche. E’ un ragazzo di grandi prospettive che, come detto, si sposa al meglio con le caratteristiche di Granaiola”.

Marco Vita

Marco Vita con la maglia della Vis

Contentezza Vita. “Quando mi è arrivata la chiamata da Pesaro, ho subito accettato – ha detto Marco Vita, che la stagione scorsa ha collezionato 14 gettoni con la Fermana in una stagione complicata per i canarini, in cui si sono avvicendati tre allenatori – La Vis, d’altronde, è una società importante che ha sempre puntato sui giovani. Che giocatore sono? Sono un regista che può fare anche la mezzala e il mediano in un centrocampo a due. Se conosco qualche giocatore pesarese? Un mese fa, durante un esame universitario, ho incontrato i fratelli Dominici, che studiano scienze motorie come me”.

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