Marche, torna positivo l’export: monitor dei distretti industriali di Banca dell’Adriatico

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17 luglio 2014

ANCONA – Una buona notizia dopo tempo, troppo, in cui le speranze sono state fiaccate dalla contingenza della crisi. Nel primo trimestre del 2014, l’export dei distretti industriali delle Marche hanno ritrovato il segno più, dopo la flessione dell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Il ritmo di crescita è prossimo allo zero, certo, attestandosi sul più 0,2% che è notevolmente più basso rispetto al dato nazionale (+5,4%), penalizzato dall’andamento negativo di importanti partner commerciali dell’area. A penalizzare la performance dei distretti marchigiani sui mercati esteri i risultati negativi sul mercato russo, principale sbocco commerciale (-18%). Al netto del contributo negativo offerto dalla Russia, l’export marchigiano avrebbe registrato una crescita del 3,3% nel primo trimestre dell’anno.

Banca Adriatico 185x23Studio di Banca dell’Adriatico. Numeri forniti dal Monitor dei distretti delle Marche, curato dal servizio studio e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico. Andando nello specifico del nostro territorio provinciale, la jeans valley del Montefeltro fa registrare una flessione dell’1,9% perché – dicono – sia più esposta sul mercato russo che ha avuto un crollo del 28,5%. Col segno meno anche le cucine del distretto industriale di Pesaro (-0,5%). Positiva invece la performance delle imprese della meccanica, con le macchine utensili e per il legno di Pesaro (+14,3%) trainate dal boom registrato sul mercato americano (+54,2%). Su scala regionale, da segnalare le performances delle calzature di Fermo (-2,4%), delle pelletterie del Tolentino (+3,2%), delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (+1,4%), degli strumenti musicali di Castelfidardo (-9,9%). Numeri ambivalenti che comunque inducono i più ottimisti a sperare per un futuro migliore.

Il direttore della Banca dell'Adriatico Dal Mas

Il direttore della Banca dell’Adriatico Dal Mas

Il direttore. “Nel primo trimestre del 2014, le esportazioni dirette sui nuovi mercati sono calate del 5,8% – ha detto in proposito Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico – in linea con il dato di fine anno (-5,3%). Crescono invece i flussi commerciali verso i mercati maturi (+5,6%), in accelerazione rispetto al trimestre precedente. A determinare la flessione dei nuovi mercati è la dinamica negativa registrata dalla Russia che nel primo trimestre dell’anno ha registrato un calo del 18%, pari a 24,5 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2013: tutti i distretti hanno visto ridursi le vendite indirizzate sul mercato russo, sulla scia dell’aggravarsi della crisi ucraina, che ha penalizzato tutti i settori, ma in misura maggiore i distretti specializzati in beni di consumo del sistema moda e del sistema casa”.

In rallentamento anche la Cina che ha registrato una flessione del 27,2%. Tra i mercati maturi, invece, si segnalano le performance di Germania (+6,7%), Stati Uniti (+24,9%) e Regno Unito (+13,1%) che hanno offerto il maggior contributo alla crescita dei distretti.

Sul fronte degli ammortizzatori sociali, nonostante la lieve flessione nel numero di ore complessive di Cassa Integrazione Guadagni nel primo trimestre 2014, il ricorso alla CIG si attesta ancora su livelli elevati rispetto agli anni precedenti. Sono evidenti le difficoltà che le imprese distrettuali continuano ad affrontare sui mercati internazionali e sul mercato domestico, che ancora stentano a ripartire. Nei primi cinque mesi dell’anno sono significativamente diminuite le ore di CIG Ordinaria, a fronte di un significativo incremento della CIG Straordinaria e in misura più contenuta della CIG in deroga.

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