Nudi alla meta: il candidato Santini si spoglia? E allora lo fa anche il giornalista

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8 maggio 2014

Massimiliano Santini e Mattia Ferri di Radio Prima Rete

Massimiliano Santini e Mattia Ferri di Radio Prima Rete

PESARO – Ok, ci scusiamo: l’articolo in questione doveva essere anticipato dal bollino rosso. Siamo ancora in tempo: ne sconsigliamo la lettura alle donne incinte, minorenni e persone facilmente impressionabili. Anche perché a prima vista, il fotogramma, ricorda una via di mezzo tra il backstage di un porno dal budget ridotto e una di quelle prove assurde da reality australiano formatta cervello. Da una parte Massimiliano Santini, uno che sulla nudità ha puntato fin dagli albori (anche se il must, per noi, resta quello in costume, ovviamente succinto, del tentato record di stile libero nella piscina del municipio di Cattolica: guardatelo su youtube, ndr), dall’altra Mattia Ferri, virgulto e impavido giornalista di Radio Prima Rete. Ma perché si è arrivati a questo – chiamiamolo pure – scempio? Solo una risposta ironica alle pressanti mail, anonime, arrivate a più mandate nelle redazioni dei giornali pesaresi (compresa la nostra) contro l’organizzatore del Palio dei Bracieri e oggi candidato al consiglio comunale di Pesaro? La redazione di pu24, ascoltate varie fonti e scoperto chi si nasconde realmente dietro le mail, dopo una lunga riunione di redazione ha stilato queste possibili risposte alla foto in questione:

1) Mattia Ferri si è spogliato nel tentativo di mettere a disagio Santini. 2) Mattia Ferri si è allenato tutto l’inverno e, a ridosso dell’estate, pensa che sia il momento di mostrare il fisico 3) Mattia Ferri, puntando sull’effetto virale della rete, vuole lanciare la nuova moda: il selfie con #santininudo 4) Nulla di strano: Mattia Ferri le interviste le fa sempre così 5) Mattia Ferri e Santini hanno fatto l’intervista in un posto estremamente caldo. 6) Mattia Ferri e Santini, per arrotondare, lavorano in un benzinaio notturno e lavano le auto, strusciandosi nudi al parabrezza, per 4.90 euro (5.50 con asciugatura). 7)In realtà la foto è il backstage della nuova versione del Palio dei Bracieri che si svilupperà correndo nudi intorno alla Baia Flaminia 8) Non sappiamo cosa stiano facendo ma sappiamo che cosa ha detto Mattia Ferri a Santini: “La vogliamo smettere? Guardami negli occhi, ti ho detto di guardarmi negli occhi” 9) Mattia Ferri e Santini stanno semplicemente discutendo della cassa di espansione del fosso della Ranocchia che potrà diventare un verde fruibile 10) Mattia Ferri e Santini stanno girando il remake di “Nudi alla meta”,  film del 1959 con Ian Carmichael e Peter Sellers.

PS: c’è un punto oltre il quale chi osserva (non la foto, ma la situazione) capisce che qualcosa non torna più, e allora non può che mettersi a scherzare su una foto (questa foto) scrivendo qualche stupidità e applaudendo la genialità del gesto un po’ come in Amici Miei (ricordate? Cos’è il genio: è fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione). Santini e Ferri hanno ribaltato esattamente a loro favore una situazione controversa. Quel qualcosa che non torna più, infatti, è l’accanimento che un anonimo, dietro una mail anonima, non firmata, sta portando avanti, sulla stampa locale, compresa la nostra, verso un’altra persona, un candidato consigliere al Comune di Pesaro, tirando in ballo prima questioni fiscali e poi portando alla luce foto pubbliche da una vita su Fb, ovvero la vetrina più visitata del mondo e dove buona parte dei pesaresi hanno conosciuto da tempo l’ideatore e organizzatore del Palio dei Bracieri e di tante altre zingarate in costume adamitico. Le foto nude? Suvvia, c’è di peggio. Basta guardare l’acconciatura di Razzi nel giorno del suo matrimonio…

Quello che colpisce è il ritmo: una mail, due mail tre, quattro, cinque… Ogni giorno. La domanda, retorica, sorge spontanea: perché tale accanimento? Perché tale pressing? Stiamo parlando di un avversario politico? Bene, esca allo scoperto, dica apertamente chi è, con chi sta e perché secondo lui Santini non avrebbe le carte in regola per candidarsi. Si assuma le proprie responsabilità invece di nascondersi dietro un nickname. Magari ha ragione – noi non entriamo nel merito, semmai ci entrerà chi di dovere – e i pesaresi alla fine lo ringrazierebbero pure per avergli evitato un futuro amministratore sbagliato.  Passerebbe, forse, dalla parte della ragione invece di lanciare il sasso e nascondere la mano. L’effetto facebook, con tutte le sue derivazioni, dove tutti dietro la tastiera, nella loro cameretta, sono dei leoni bravi a postare foto e scrivere commenti su tutto,  velocissimi nel far sentire la voce della verità assoluta, iniziano a stufarci…

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