22 aprile 2014
PESARO - Ma siamo proprio sicuri che la Vuelle vista sabato a sera a Reggio Emilia sia ancora in grado di vincere qualche partita? Onestamente ne dubitiamo e non potrebbe essere altrimenti osservando una squadra che ormai sembra aver perso ogni speranza di salvezza e, senza la giusta determinazione, Pesaro rimane una squadra mediocre che rischia di prendere un ventello ogni sera che scende sul parquet. Difficile rimanere ottimisti dopo aver visto l’ennesima partita in cui l’avversaria segna almeno una decina di canestri facili facili, di quelli che puoi vedere nelle amichevoli estive quando la difesa è ancora una cosa astratta da provare e riprovare negli allenamenti, se poi ci si mette anche una percentuale intorno al 30% dal campo e superare quota 60 diventa un’impresa, non rimangono tante le possibilità di muovere una classifica che si fa sempre più impietosa con l’avvicinarsi dell’11 maggio, intendiamoci, non è che Montegranaro se la passi meglio e non potrebbe essere altrimenti per una squadra che sta giocando da un mese senza americani e con stipendi che non arrivano, ma i 16 punti in classifica alla Sutor non glieli leva nessuno, anche se non riusciranno a pagare entro mercoledì i contributi dei mesi di gennaio e febbraio, perché l’eventuale penalizzazione sarà scontata nel prossimo campionato e la Vuelle con i suoi miseri dodici punti, è sempre costretta a vincere tutte e tre le prossime partite e sperare che Montegranaro ne vinca una soltanto, condizioni che difficilmente si presenteranno.
Parlando di americani è vero che Pesaro ne può schierare cinque, ma ad almeno un paio di questi sarebbe bene controllare il passaporto per sapere se veramente sono nati e cresciuti nella patria del basket o se hanno studiato le basi di questo gioco in qualche posto sperduto del globo terracqueo, perché le prestazioni offerte da Johnson e Petty a Reggio Emilia fanno nascere tanti dubbi sul loro valore e su chi li ha portati alla corte di dell’Agnello, ricordando che a fine gennaio, quando la dirigenza biancorossa ha firmato Perry Petty, il mercato offriva tante altre possibilità anche con il risicato budget disponibile e aver preso un doppione di Turner, invece di un play d’ordine, in grado di far girare a dovere la squadra e magari piazzare qualche tripla nei finali infuocati, rimane uno dei principali motivi per cui la Vuelle l’anno prossimo potrebbe giocare in Legadue.
Domenica sera ci aspetta la Granarolo Bologna, ancora in corsa per i playoff e rivale storica della Victoria Libertas, anche se i tempi belli sono ormai un lontano ricordo, perdere contro la Virtus non ha mai fatto piacere al popolo biancorosso, ancora meno se la sconfitta coinciderebbe con la matematica retrocessione, lecito attendersi una reazione di orgoglio da parte di tutto l’ambiente, ma siamo proprio sicuri che la Vuelle sia ancora in grado di vincere qualche partita? Sperem…….
IL MOMENTO DELLA SQUADRA:
Alcune volte è utile sentire anche le altre campane e aver visto in televisione la netta sconfitta subita da Pesaro contro la Grissin Bon, con il commento dei cronisti reggiani, ci fa capire come la Vuelle sia veramente l’ultima squadra della compagnia e non solamente negli occhi di chi ha visto tutte e ventisette le partite ufficiali fin qui disputate, i due telecronisti, bravi anche se naturalmente abbastanza di parte, erano seriamente imbarazzati davanti alle sciocchezze commesse dai ragazzi di Dell’Agnello, con buchi difensivi degni di una squadra delle categorie inferiori e attacchi che definirli farraginosi è già un complimento, così in un paio di occasioni, si sono lasciati sfuggire qualche commento impietoso, chiedendo comunque subito scusa, davanti a passaggi finiti direttamente nelle prime file del parterre o raddoppi difensivi mal eseguiti che lasciavano completamente liberi almeno un paio di giocatori.
Vedersi con gli occhi degli altri è un esercizio sempre utile e purtroppo la Vuelle attuale, anche vista da lontano, appare sempre quella squadra confusionaria e mediocre che abbiamo ormai imparato a conoscere in questi sei mesi di campionato: ci si affida solamente alla coppia Turner-Anosike, l’unica con quel pizzico di talento in grado di combinare qualcosina di buono, ma ormai è un segreto di Pulcinella e tutti sanno che una volta fermato il dinamico duo, il 90% del lavoro è già stato svolto e non saranno Johnson, Musso o Petty a scombinare i piani partita dei coach avversari, non si può sperare naturalmente nella difesa, perché se ancora non riusciamo a chiudere l’area su dei semplici pick and roll, vuol dire che la Vuelle 2013.14 rimarrà la peggiore della storia dal punto di vista del talento difensivo e non si può pretendere che degli onesti comprimari come gli italiani che compongono la corta panchina pesarese, siano quelli in grado di cambiare il trend negativo.
Così ci si avvia tristemente verso la retrocessione, aspettando buone notizie sul fronte ripescaggio, ma per adesso si deve prendere atto che la Vuelle è ultima “per merito” e non saranno purtroppo i prossimi tre incontri ad invertire la tendenza.
I PIU’ …..
Rimbalzi: La brutta percentuale dal campo ha sicuramente aiutato, ma Pesaro in ogni caso si sbatte sotto canestro, conquistando 39 rimbalzi, 15 dei quali in attacco, con il solito Anosike dominante e Trasolini a dargli una bella mano.
O.D. Anosike: Mister rimbalzo fa il suo dovere catturandone 17, anche se in attacco subisce cinque stoppate non riuscendo a liberarsi dei 214 cm di Cervi, deve crescere tanto ma rimane il miglior centro del campionato.
Andrea Cinciarini: La difesa pesarese sicuramente gli da una bella mano, ma il Cincia non è nuovo a partite da 11 assist e se aggiungete sette rimbalzi e una leadership indiscussa in ogni frangente, non dovete cercare lontano quando sarà il momento di votare per il miglior play italiano del campionato.
…. E I MENO DELLA SFIDA REGGIO EMILIA – PESARO
Palle perse e recuperate: 19 perse e solo tre palloni recuperati per una Vuelle che non riesce a pressare l’avversario e che in attacco spreca troppo, subendo di conseguenza il micidiale contropiede reggiano.
Ravern Johnson: Ci aveva illuso con qualche discreta prestazione, ma Ravern torna ai suoi livelli, non trovando mai la via del canestro, sbagliano anche conclusioni elementari.
Perry Petty: Come sempre non si vede nel primo tempo, quello dei 17 punti di Turner, confermando i problemi di convivenza tra i due, ma stavolta non si riprende neanche nella ripresa, quando Elston sparisce dal campo e P.P. non è in grado di cambiare marcia, chiudendo mestamente il suo match con un misero 2 di valutazione.
DAGLI ALTRI PARQUET:
Con Milano-Cremona che si disputerà il primo maggio per gli impegni d’Eurolega dell’Armani, si fa combattuta la lotta per il secondo posto dopo la sconfitta subita da Siena in volata sul campo di Caserta, con i toscani raggiunti sia da Brindisi, che soffre più del previsto in casa contro Avellino, sia da Cantù che toglie a Venezia le ultime possibilità di agguantare i playoff, Sassari blinda il quinto posto vincendo lo scontro diretto contro Roma grazie al solito immenso Drake Diener. Per la zona playoff fondamentale il successo di Varese sul campo di Bologna con la Granarolo che fallisce il tiro della vittoria e rimane in corsa anche la sorprendente Pistoia che rifila venti punti a Montegranaro.