La magia del Festival internazionale delle Danze popolari di Sant’Angelo in Vado

di 

16 aprile 2014

Festival internazionali delle danze popolari di Sant'Angelo in Vado

Festival internazionali delle danze popolari di Sant’Angelo in Vado (foto tratta dal web)

SANT’ANGELO IN VADO – Ballando con la tradizione. Per il sesto anno consecutivo Sant’Angelo in Vado si animerà con il Festival internazionale delle Danze popolari. L’appuntamento è nelle giornate di 26 e 27 aprile, 30 aprile e primo maggio, quando le varie esibizioni di gruppi provenienti da ogni dove (anche dalla Grecia) si mischieranno a mostre e giochi, spettacoli di vari genere e natura e molto altro ancora.

“Credo molto nella civiltà contadina – ha detto stamane in conferenza stampa, nel punto Input di via Rossini, Deanna Spezi, direttrice artistica della kermesse – Le radici del nostro passato non possono disperdersi. Abbiamo organizzato una manifestazione che vuole coinvolgere anche i ragazzini per tramandare le antiche danze culturali e promuovere il baratto. Faremo vedere tutto ciò che il territorio di Sant’Angelo in Vado ha, con tanto di biker, freestyler e tanto altro ancora. Non abbiamo la ferrovia, né la superstrada e l’autostrada, ma abbiamo risorse umane integre. Chi viene a Sant’Angelo prova emozioni forti, derivate dalla volontà dello stare bene insieme. Grazie alla Confartigianato, a cominciare da Paolo Pazzaglia per passare con Maria Rosa Bastianelli e a tutto il direttivo, al sindaco Settimio Bravi, l’amministrazione tutta e la cittadinanza”.

Se il presidente della Confartigianato Learco Bastianelli ha sottolineato l’importanza di coinvolgere gli artigiani del territorio, il direttore Giuseppe Cinalli ha spiegato perché l’organizzazione appoggia una simile manifestazione: “Noi promuoviamo tutto ciò che si fa insieme, e cosa meglio della danza? Siamo molto attenti al territorio, e a un festival che non vuole essere una nostalgica rivisitazione del passato ma un modo per guardare al futuro. D’altronde siamo martellati da informazioni che ci deprimono. Va recuperata la dimensione della festa, in un periodo che spinge più alla depressione che all’iniziativa, facendo leva sul concetto di comunità”.

 

LA MANIFESTAZIONE NEL DETTAGLIO

Tutto pronto per il sesto Festival Internazionale delle Danze Popolari. L’appuntamento, ormai un classico della primavera vadese, si riproporrà anche in questa sua sesta edizione grazie alla sinergia tra Regione Marche, Comune e Confartigianato Imprese PU. Tanti gli eventi in programma: si parte il 26-27 aprile con una due giorni che connette giovani e tradizione per culminare poi nella giornata del primo maggio.

Sabato 26 aprile in piazza Umberto I° il primo incontro Free Style Vado 2014, una jam session di break dance e free style con la partecipazione del gruppo Urbania City Breakers e di tanti altri gruppi da Pesaro, Senigallia e dall’Umbria. L’evento, che partirà alle ore 18 è organizzato con la partecipazione di Pro Loco, Motoclub T.Benelli ed EffettoSerra.

Il 27 aprile spazio invece al primo Festival italiano dei gruppi giovanili di danzapopolare coi bambini che danzeranno i balli della civiltà contadina. All’interno della giornata anche un significativo momento dove gli alunni dell’Istituto Comprensivo Carnevali presenteranno il progetto “Baratin Baratoon”, incentrato sul baratto nella civiltàcontadina.

Il primo maggio i graditi ospiti saranno i ballerini del gruppo Dancer of West Attica provenienti dalla Grecia, assieme a oltre dieci gruppi italiani. Per tutta la giornata la danza sarà la vera protagonista e i gruppi in programma si esibiranno nel palco centrale. Oltre ai due gruppi locali in programma anche compagnie che abbracciano tutti i balli popolari marchigiani fino ad arrivare al flamenco e al tango.

Tutte le attività e gli eventi avranno cornice nel centro storico di Sant’Angelo inVado, che, unendo le forze in campo ospita da sempre il Festival: <Un paese che vive insieme è un paese che non muore – ha dichiarato la direttrice artistica del Festival, Deanna Spezi -. Credo nella contaminazione tra generazioni, generi e culture ed oggi quando vedo bambini avvicinarsi a danze e attività di 50 anni fa sono ancora ottimista>. In tutto il centro della città assieme alle danze popolari ci saranno mercatini, mostre einiziative, come il mercatino vintage, e la mostra mercato medievale curata dall’associazione storica “Schola Hominum Burgi” di Ravenna.

Si chiude il 3 Maggio con la conferenza della Croce Rossa con i ragazzi delle scuole dell’Istituto Carnevali sul tema “La Croce Rossa e il sistema di emergenza”.

I GRUPPI FOLK DANCE PRESENTI

  • Piccoli e Giovani Danzatori Vadesi “ di Sant’Angelo in Vado (vedi pieghevole)
  • La Vadesella” di Sant’Angelo in Vado (vedi pieghevole)
  • Gruppo Folk Massaccio” di Cupramontana (AN) – Il gruppo nasce nel 1979 a Cupramontana e affonda le proprie radici della tradizione rurale della terra d’origine. Nel suo costume riproduce fedelmente il modo di vestire di Cupramontana nel 1700 e preferisce parlare “di arti tradizionali” più che di folklore. I balli principali eseguiti dal gruppo sono: il Pirulì, la Manfrina e in particolare il Saltarello, danza tradizionale delle Marche accompagnati da strumenti caratteristici quali l’organetto e il tamburello. Dal 1996 il gruppo “Il Massaccio” organizza un Festival Internazionale del Folklore che si tiene a Cupramontana l’ultima settimana di Luglio e che ha raggiunto, negli ultimi anni, un ottimo livello grazie alla presenza di gruppi italiani, europei ed extraeuropei.

  • Gruppo Folk di Candelara” accompagnato dalla Banda cittadina di Candelara – Il gruppo folk “ Il Castello di Candelara” nasce nel 1998 ed è accompagnato dalla banda che da 130 anni caratterizza le feste popolari del paese del pesarese e che continua a diffondere note in allegria sia in Italia che all’estero. Il gruppo folk con i suoi balli ottocenteschi ha contribuito alla riscoperta di valori sani e festosi. Il gruppo si caratterizza per animazioni musicali e folcloristiche anche itineranti.

  • La Damigiana” di Monte San Vito (MC) : il gruppo folk “La Damigiana” nasce nel 1999 per promuovere e valorizzare la cultura popolare delle Marche. Molte sono le attività che persegue, in particolare concerti ed esibizioni con musiche e balli tradizionali, canti di questua, strofe improvvisate, canti licenziosi e da osteria. Nelle numerose registrazioni effettuate in studio, l’immagine del gruppo “La Damigiana” risulta veritiera e vi sono presenti tutti i componenti del collettivo che è “instabile “ anche nelle attività dal vivo assumendo forme diverse a seconda dei contesti. I componenti del gruppo, di età diverse, si presentano come esempio di continuità e nello stesso tempo di evoluzione della tradizione. Si sono esibiti in molte città italiane e all’estero riscuotendo sempre un notevole successo; negli Stati Uniti hanno partecipato al Columbus Day a New York.

  • Scuola di Danza Flamenca- Alma Gitana di Pesaro di Lara Andrès“. Lara Andrès, ballerina e coreografa di origine spagnola, ha approfondito gli studi di danza flamenca a Siviglia presso l’Accademia di Manuel Bentatoz, dove si reca annualmente per perfezionarsi. Nel 1997 fa parte del gruppo “Gipsy Camargue” insieme a Joseph Farger con il quale si esibisce nelle maggiori città italiane. “Si sa che sposare i valori di vita del Flamenco significa non limitarsi alla bellezza e alla storia di una danza musicata ma abbracciare i valori della socialità, della cultura, della conoscenza. La sincerita’ espressiva, lo sguardo teso, la postura aperta e la forza interpretativa permettono di esprimere il livello emozionale senza restrizioni e con sicurezza, caratterizzando il Flamenco come una vera e propria scuola di vita. Il Flamenco è infatti una danza astratta che non interpreta una storia e non è solo un’arte ma un vero e proprio modo di sentire “.

  • Dancer of the Center of Folklore and Culture of West Attica” , Atene (Grecia). Il gruppo folk ellenico presenta danze tipiche della sua tradizione culturale. Da anni porta avanti la ricerca e promuove, attraverso i suoi spettacoli, la cultura greca. Il gruppo, fondato nel 2009 con sede a Chaidari, alla periferia della regione dell’Attica, conta circa trecento soci e si propone di contribuire allo sviluppo culturale del territorio. Durante gli ultimi 5 anni l’associazione si è esibita con i suoi spettacoli anche in Asia occidentale. L’ associazione vanta classi per danze popolari europee e latine oltre a gruppi di coro per canti tradizionali; possiede inoltre una ricca collezione di costumi tradizionali.

  • I Girasoli “ di Casanuova di Ceciliano (AR). Il Gruppo folk dance “I Girasoli “nasce nel 2000 nel Comune di Subbiano, in Provincia di Arezzo. Lo stimolo fu ed è rimasto nel tempo la curiosità e il desiderio di ricercare le radici della tradizione, legate alla musica e alla danza popolare. Il gruppo è composto da 12 coppie di ballerini in età compresa tra i 10 e i 70 anni. La ricerca è indirizzata alla riscoperta dei balli della Tradizione Tosco-Umbro-Marchigiana, per la caratteristica posizione geografica del paese a cavallo tra diverse regioni, nel periodo che tra la fine dell’ ‘800 agli inizi del ‘900. Il repertorio prevede una scaletta di 24 balli, tutti ricostruiti attraverso la MEMORIA delle persone che hanno collaborato alla ricerca.
  • Tango una historia de amor” di Alejandro Fasanini, Pesaro. Alejandro è un compositore e le sue musiche pur contenendo l’anima del tango, si allontanano dalla tradizione. Oltre ad essere un compositore e bandeista è “UNO” che il tango lo balla. Dice di se stesso “ho insegnato il tango per 25 anni ma me ne sono tirato fuori. Oggi il tango è inteso piuttosto come forma esibizione, io invece volevo aiutare la gente a camminare, a respirare, a meditare la musicalità, la percezione della frase musicale. Camminare con la musica. Vorrei evitare giudizi severi ma in giro c’è tanta trascuratezza in questo senso. E poi ho studiato la musica del tango anche durante i miei anni in conservatorio. E’ iniziata così la mia corsa a collezionare dischi, ne avrò ventimila, tutti catalogati in un vero e proprio archivio discografico”. Non è facile definire artisticamente Alejandro; la sua poliedricità, i suoi molteplici interessi ne fanno un artista complesso che comunica tuttavia semplicità e naturalezza. C’è, da parte sua, una particolare attenzione al mistero dell’inconscio e dell’umano. Un curriculum di tutto rispetto del quale , scusandoci con l’artista, ricordiamo solo la formazione inerente la danza del tango, che l’ha portato a frequentare l’ Accademia tradizionale di Tango con i proff. Ostuni, H Ferrer ,J Gabello, H Negroy, O Del Priore.

  • Incantatori di Tarante” di Daniela Bray. Gruppo di danza del Salento. Questo gruppo di Folk Dance nasce come parte musicale del Gruppo dell’Ateneo di Urbino, fondato nel 1998 con il convinto consenso del Rettore Carlo Bo. La direzione artistica dello spettacolo è curata dalla Prof. Daniela Bray, flautista e ballerina. Energia, teatralità, coreografia e cultura musicale sono gli elementi che contraddistinguono il gruppo, di provenienza salentina, ora con sede ad Urbino. Esibendosi nelle piazze di tutt’Italia, gli “Incantatori di Tarante” hanno raccolto lusinghieri consensi e giudizi da parte del pubblico e della critica, complice la professionalità artistica dei componenti e la cura minuziosa dello spettacolo proposto. Numerose sono le collaborazioni discografiche dei musicisti, alcune delle quali divenute colonne sonore per spettacoli, fiction, documentari televisivi di emittenti TV terrestri e digitali.

 

BODY ESPERIENCE…emozioni in gioco

 

La DANZA come :

  • COMUNICAZIONE CORPOREA

per uno SCAMBIO fra CULTURE DIVERSE

per il RAFFORZAMENTO della IDENTITA’ dei POPOLI.

  • CONFRONTO

per FAVORIRE ACCOGLIENZA e SOLIDARIETA’ che sono la texture dei valori della “civiltà contadina”

per COSTRUIRE e PROMUOVERE lo “Stare bene insieme”.

concept : La DANZA che supera e RI-compone le (apparenti) differenze e le dissonanze tra POPOLI e CULTURE.

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1° INCONTRO FREE STYLE 26 aprile 2014

JAM SESSION BREAK DANCE

Sottotitolo:

BODY ESPERIENCE …..emozioni in gioco.

concept : La DANZA come strumento di COMUNICAZIONE e retroterra di COMUNITA’.

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1°FESTIVAL ITALIANO GRUPPI GIOVANILI di DANZA POPOLARE 27 aprile 2014

TRAMANDA…da padre a figlio.

Sottotitolo :

BODY ESPERIENCE ……emozioni in gioco.

concept : La DANZA come COSTRUZIONE dell’IDENTITA’ e possibilità di VIVERE con PIACERE la dimensione ludica.

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