di Redazione
2 dicembre 2013
SANT’ANGELO IN LIZZOLA – Risposta chiara: 76,3% di sì per la fusione di Sant’Angelo in Lizzola e Colbordolo nel referendum consultivo concluso lunedì pomeriggio. Partecipazione altrettanto chiara: poco più di 3000 votanti su 10880 aventi diritto, ovvero il 28,1% (comunque in netta risalita rispetto ai dati provvisori della domenica). Pochissimi, in relazione alla possibilità di incidere nella vita delle istituzioni, di essere presenti in un incrocio storico, di ridurre i costi delle politica e ottimizzare le risorse del territorio. Restiamo al sì: 76,3% (2319 voti) contro il 23,7% di no (720 voti). Nel dettaglio: a Colbordolo gli aventi diritto erano 4503, i votanti sono stati 1516 il 33,7%. Il sì ha ottenuto 78,4% contro il 26%. Nel Comune di Sant’Angelo in Lizzola gli aventi diritto erano complessivamente 6377, hanno votato in 1642 pari al 24,2%. Il si ha ottenuto il 78,6%, il no il 21,4%.
“No”, meno chiaro, sul referendum dei Comuni di Belforte, Lunano e Piandimeleto: 58,8% di No contro il 41,2 % di Sì.
La parola ora passa alla Regione.
“Colbordolo e a Sant’Angelo in Lizzola, oltre il 75% dei cittadini che sono andati a votare hanno espresso un voto favorevole all’unificazione dei 2 Comuni - scrive in una nota il Comitato per il Sì all’Unificazione di Colbordolo e Sant’Angelo in Lizzola - Un dato molto incoraggiante a sostegno di quello che è senza dubbio il progetto più importante degli ultimi decenni nel nostro territorio.I dati dell’affluenza dell’altra unificazione di Belforte-Lunano-Piandimeleto sono sicuramente più alti, ma con una massiccia presenza di chi ha votato NO. A differenza di Colbordolo e Sant’Angelo in Lizzola, dove non è mai nato un Comitato per il NO alla fusione e i cittadini si sono espressi in modo netto nei confronti del SI’ all’unificazione dei due Comuni: infatti 1 cittadino su 3 è andato ai seggi ed ha votato SI’ alla fusione”.