1 dicembre 2013
Da questa mattina sono aperti i seggi per il referendum consuntivo per la fusione dei comuni. 5 i municipi coinvolti nella nostra provincia,2 le fusioni: Lunano, Piandimeleto e Belforte all’Isauro e Sant’Angelo in Lizzola e Colbordolo.
Per avere efficacia il referendum, nei 3 comuni del Montefeltro, dovrà avere il 50% + 1 in ogni singolo comune, non è necessario raggiungere il quorum. Nel casi della maggioranza di sì questi comuni decadranno il 31 dicembre.
Per chi non avesse ancora le idee chiare sul voto, potra aiutare leggere due opinioni contrastanti: Elisabetta Foschi, consigliere regionale PDL e Vittoriano Solazzi, presidente della giunta regionale.
CONSIGLIERE FOSCHI, COME VEDE QUESTA FUSIONE?
“Non abbiamo esperienze concrete nella provincia, si è votato in Ancona ma si partirà da gennaio”.
DOVREBBERO ARRIVARE DEI FINANZIAMENTI E UNA DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ:
“Per quanto riguarda i finanziamenti, io li ritengo specchietti per le allodole: Per i primi due anni ci saranno quelli regionali, poi non c’è ne saranno più. In tempi di ristrettezza economica e visto che i contributi statali sono sempre meno, continueranno a essere erogati in base alla densità territoriale e di abitanti. Vale quindi la pena perdere l’autonomia sul proprio territorio e decidere come investire i fondi?”
PRESIDENTE SOLAZZI, SIAMO GIUNTI AL GIORNO DEL VOTO
“Sì, io tra l’altro sono tra quelli che hanno più pressato, anche in Consiglio Regionale, affinchè si vada avanti con questa operazione di semplificazione che dovrebbe avvenire anche ad altri livelli, non solo per questi piccoli o minuscoli comuni. Non si vuole cancellare la storia, la cultura o la geografia dei comuni, ma migliorarep i servizi. Dobbiamo eliminare la moltiplicazione degli organi, perchè il quadro finanziario di questo paese non lo consente più. Con i finanziamenti che arriveranno dallo stato e dalla regione ci saranno molti benefici, tra cui la possibilità di non incappare nei vincoli del patto di stabilità.”
Fino a domani alle 15:00 nei comuni aderenti si potrà votare, dove non sono pochi i comitati nati per il no.
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