29 novembre 2013
URBINO – Il pomeriggio urbinate di Laura Boldrini. La presidente della Camera, dopo aver presenziato a Villa Fastiggi di Pesaro alla cerimonia di abbattimento delle barriere architettoniche, si è presentata nel ducato verso le 13. Nell’aula magna del polo scientifico Volponi, vale a dire all’ex Magistero, la Boldrini ha inaugurato l’anno accademico, il 508esimo della Carlo Bo.
Accolto dal magnifico rettore Stefano Pivato, lungo il discorso della presidente della Camera, che ha iniziato proprio ricordando Carlo Bo: “Ha realizzato la sua utopia, a differenza della città immaginaria raffigurata nel celebre dipinto La Città Ideale. Ha fatto di Urbino un esempio di crescita umana e culturale indimenticabile, puntando sulla ricerca e sull’internazionalizzazione dell’ateneo”.
Concetti che ha ripreso parlando davanti agli studenti: “C’è questo clima di incertezza che anima voi. Lo sento particolarmente perché ho una figlia di 20 anni”.
Poi ha letto una lettera di un ragazzo siciliano, che esortava a inseguire i sogni: “Ogni volta che un sogno si realizza, migliora la società”.
Laura Boldrini poi, attorno alle 16.30, si è spostata in località Gadana, a casa di Lucia Annibali, l’avvocato urbinate sfigurata con l’acido da due sicari che sarebbero stati assoldati dall’ex fidanzato.
LE FOTO DI ANDREA CECCARINI FOTOMODERNA
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