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27 novembre 2013
Stefano Marchegiani*
FANO – Non servono i tentativi di mistificare la realtà nella vicenda ASET, tentati da Aguzzi e Mattioli.
La verità è sotto gli occhi di tutti: il PD con i suoi consiglieri non si è mai opposto alla fusione delle due società dando prova di credere a questa opportunità. E’ inutile quindi agitare ipotesi di complotti contro Fano e le sue aziende o parlare di accordi sottobanco e di potere.
Le cose sono molto più semplici. L’Amministrazione Comunale ha avuto tutto il tempo per preparare come avrebbe dovuto i documenti e gli atti da mettere a disposizione dei soci di minoranza (tra i quali ad esempio c’è anche il Comune di Pergola, a maggioranza di centro destra, che al pari di altri ha ritenuto opportuno non aderire alla proposta del Sindaco di Fano).
Perché non lo ha fatto? Perché ha preteso una delega in bianco a fine mandato? Quale sarà il Piano aziendale della futura società? Quale il destino dei dipendenti? Come saranno riviste le quote? Quale lo statuto? Nulla di tutto questo è stato ancora definito.
Non serve quindi minacciare i Comuni che con sagge motivazioni hanno rifiutato il consenso alla fusione, ma occorre che per l’ennesima volta, il Sindaco Aguzzi si assuma la responsabilità di quanto accaduto e dei costi che la nostra comunità dovrà sopportare per la procedura prevista dalla Legge.
E’ questo modo di governare, opaco e dilettantesco, che va condannato, non certo il ruolo di vigilanza e controllo esercitato dal PD nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori..
*Segretario PD Fano