Francesca Ferretti: “A1 senza Pesaro, non ho metabolizzato ancora il dispiacere. Domenica a Urbino ci attende una gara delicata”

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26 ottobre 2013

Francesca Ferretti

Francesca Ferretti in canotta Scavolini

PESARO – Un lungo venerdì pomeriggio tra palestra e video. Così la Rebecchi Nordmeccanica Piacenza ha preparato la trasferta a Urbino, la prima con lo scudetto tricolore sulla maglia, dove arriverà intorno all’ira di cena di sabato.

A Francesca Ferretti ed Elisa Manzano, le ex colibrì in maglia piacentina, sembrerà che l’autista del pullman sbaglierà strada quando, lasciando il casello autostradale, anziché imboccare la prima uscita, a destra, si dirigerà a sinistra…

“Vero – commenta la regista dei tre scudetti pesaresi – e anche se ad Urbino sono andata a giocare tante volte, sabato mi sembrerà strano, alla prima rotatoria, saltare la prima uscita, non andare a destra, verso Pesaro. Io non sono riuscita ancora a metabolizzare il dispiacere per quanto accaduto… E come me, molti altri,”.

Presumo che anche la sua famiglia sia compresa nei “molti”.
“I miei genitori vivono indirettamente le mie emozioni. A Pesaro avevano instaurato buonissimi rapporti con tante persone. Impossibile dimenticare…”.

Viste su laola1.tv, in Champions League a Mosca, siete sembrate sulla buona strada… Tra l’altro, in casa della Dinamo, lei giocò una partita magistrale, trascinando la Scavolini al successo sulle russe che avevano ingaggiato Carolina Costagrande.
“Vero!”.

Coach Caprara ha dichiarato di essere soddisfatto della prestazione offerta dalla Rebecchi Nordmeccanica al debutto in Champions League.
“Era solo la seconda partita ufficiale, tra l’altro contro un’avversaria di quel calibro. Non era un debutto facile, la Dinamo ha giocatrici di primissimo livello europeo e mondiale. Abbiamo giocato una buona partita, peccato per il risultato, perché potevamo agguantare il tie-break. Ma è una buona base per lavorare”.

Vi siete rinforzate ingaggiando diverse giocatrici: le due centrali Elisa Manzano e Robin de Kruijf; le schiacciatrici Ivana Bramborova e Liesbeth Vindevoghel; l’alzatrice Valeria Caracuta; il giovanissimo libero Virginia Poggi; soprattutto l’ex urbinate Lise Van Hecke. Lise ha disputato due grandi stagioni con la maglia della Robur Tiboni: il pubblico urbinate l’accoglierà con affetto.
“Lise è stata scoperta da Urbino. Per lei la gara di domenica sarà una partita particolare. In due anni, ha mostrato grandi qualità, un valore che ha indotto la mia società a portarla a Piacenza. Ora gioca nella squadra campione d’Italia, che punta a vincere tutto. Per lei è sicuramente un salto di qualità”.

Urbino ha cambiato molto, come suo solito. Cosa sapete della squadra che affronterete domenica?
“Abbiamo visto un video proprio questo pomeriggio. Ci troveremo qualche giocatrice che non conosciamo, ma Urbino fa ogni anno così, propone novità, fa anche qualche scommessa, che di solito vince. Hanno preso sempre giovani giocatrici per farle crescere e diventare più forti. Ci aspetta una partita delicata…”.

Ma voi siete decisamente più forti, anzi le più forti…
“Eviterei di affermare che siamo decisamente le più forti. Ci sono tre-quattro squadre che puntano a fare bene. E noi siamo fra queste. Abbiamo anche il “peso”, appunto fra virgolette, di difendere il titolo, lo scudetto, e quindi non mancherà la pressione. Ci sta. Noi sappiamo di essere forti, ma non dimentico che Conegliano, Bergamo e Modena non staranno a guardare e, come sempre, tutte faranno di tutto per battere chi ha lo scudetto sulle maglie”.

Appuntamento al PalaMondolce, domenica alle ore 18, arbitri Piersanti e Puletti. A quanto ci risulta, diversi appassionati pesaresi andranno a Urbino a vedere giocare Francesca ed Elisa, memori di quanto le due “ragazze” hanno dato alla pallavolo cittadina.

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