“Onda di luce”, domani candele accese in piazza Del Popolo per sensibilizzare sulle morti dei bambini durante la gravidanza o dopo il parto

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14 ottobre 2013

PESARO – Anche la Provincia di Pesaro e Urbino aderisce alla “Giornata internazionale della consapevolezza sulla morte dei bambini durante la gravidanza o dopo il parto”, che si celebra martedì 15 ottobre in tutto il mondo. Dopo l’approvazione all’unanimità, da parte del consiglio provinciale, di un ordine del giorno presentato dal presidente Luca Bartolucci, il 15 ottobre l’amministrazione parteciperà all’iniziativa “Onda di luce intorno al mondo” che si svolgerà in Piazza del Popolo a Pesaro, alle ore 19, promossa dall’associazione “CiaoLapo Onlus”, che da anni sostiene psicologicamente i genitori colpiti dal lutto. Come ricorda l’associazione, In Italia, ogni anno, una gravidanza su 300 si conclude con la morte del bambino prima della nascita o subito dopo il parto. Un evento che coinvolge complessivamente circa 2.500 famiglie, con grandi ripercussioni sulla salute psicofisica delle madri e della coppia. Per questo “Ciao Lapo” (formata da genitori che hanno condiviso questa difficile esperienza e da medici, psicologi, ostetriche uniti nella ricerca sulla morte perinatale e nel sostegno psicologico ai familiari), si fa promotore ogni anno, con altre associazioni, di questa giornata che vuole essere al tempo stesso di sensibilizzazione e commemorazione.

 

Il 15 ottobre, sia in Piazza del Popolo che nella propria abitazione, chiunque lo vorrà potrà accendere una candela, dalle ore 19 alle 20. E siccome in tutto il mondo ogni partecipante all’iniziativa accenderà la candela nella propria ora locale, questa simbolica “Onda di luce” attraverserà il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l’altro. “Si tratta – spiega la presidente nazionale di CiaoLapo onlus Claudia Ravaldi, psichiatra e psicoterapeuta fondatrice dell’associazione – di un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con molte altre persone nel mondo accomunate da un lutto che invece abitualmente isola: la morte di un bambino. Nonostante i progressi della medicina prenatale, negli ultimi dieci anni è rimasto invariato il tasso di mortalità dei bambini nell’ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita. Studi internazionali ci dicono che un attento esame di ogni singolo caso potrebbe individuare le cause nel 70% dei casi, risultando importante per prevenire altre morti nelle successive gravidanze”.

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