di Redazione
23 settembre 2013
URBINO – “Stupita e dispiaciuta. Preferisco non rilasciare altre dichiarazioni. Capisco l’interessamento dei media… mi perdoni, ma essendoci un procedimento in atto non mi sento di dire altro”.
Queste le parole pronunciate, con la solita eleganza e pacatezza, dalla soprintendente per i Beni artistici ed etnoantropologici della Regione Marche Maria Rosaria Valazzi. Sono le uniche frasi all’alba dell’arresto avvenuto sabato 21 di Marco Fanelli, fotografo per la Soprintendenza ai Beni artistici e di palazzo Ducale di Urbino.
Tratto in arresto dagli agenti del commissariato di Urbino, diretto dal dottor Andrea Massimo Zeloni, dopo aver scoperto in località Sasso un cunicolo che portava ad una piantagione di marijuana, con annessa cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Poco più di 7 chilogrammi, di specie “Cannabis Indaca”, ritrovati e sequestrati.
Il fotografo, 55enne, si trova ora ai domiciliari, mentre i poliziotti della compagnia di Urbino continuano le indagini, cercando di capire se ci siano altre persone coinvolte.
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