di Redazione
15 settembre 2013
FANO – SULMONA 2-2
FANO: Ginestra, Righi, Nodari (32’ st Zanetti), Torta, Cesaroni, Antonioni, Sassaroli (19’ st Vitali), Lunardini, Cicino (36’ st Provenzano), Muratori, Stefanelli. All. Omiccioli
SULMONA: Falso, Cirina, Di Berardino, Brack, Benkert (19’ st Montesi), Nicolai, Bensaja ,Vitone, Taormina (36 st Proietti), Ceccarelli, Bordoni (27 st Moggio). All. Mecomonaco
ARBITRO: Volpe di Arezzo
RETI: 26’ Torta, 22’ st (rig.) Ceccarelli, 25’ st (rig.) Stefanelli, 40’ st Proietti
NOTE: ammoniti Lunardini, Torta, Cesaroni, Brack; espulsi al 25’ st Falso e al 42’ st Torta
FANO - Secondo gol in campionato per lui, ma il suo contributo non è servito a raggiungere la prima vittoria. Stefano Strefanelli esprime il suo punto di vista sul 2 a 2 finale tra la squadra granata ed il Sulmona: “Non posso nascondere che c’è grande rammarico da parte nostra, perché nel primo tempo abbiamo giocato con organizzazione, trovando il vantaggio e creando molte occasioni da rete. Nella ripresa, invece, ci siamo fatti male da soli diventando protagonisti in negativo: abbiamo regalato il pareggio agli avversari, palesando evidenti limiti”.
Secondo l’ariete fanese la motivazione di questo calo che c’è stato nella seconda frazione è da rintracciarsi nell’aspetto mentale: “Secondo me c’è un fattore psicologico che ci condiziona parecchio facendoci mancare la lucidità di pensiero quando serve. Infatti, nel momento topico della gara, abbiamo perso di vista le nostre certezze, tanto che in campo ci siamo abbassati troppo, lasciando la manovra e spazi di gioco ai nostri avversari che non hanno fatto altro che approfittare di tale situazione tattica. La condizione fisica non può essere utilizzata come attenuante, pertanto dobbiamo ripartire da questi elementi per trovare una soluzione, poiché non possiamo regalare le partite in questo modo.
In conclusione Stefanelli asserisce: “In questa categoria ogni minima opportunità va capitalizzata al meglio. Nel nostro caso non dobbiamo aggrapparci agli episodi o alle situazioni, ma dobbiamo prendere coscienza e ripartire a testa bassa, per far sì che questi errori non siano più ripetuti”.