M5S: “Serfilippi 3, la caduta”

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29 agosto 2013

FANO – Le ultime analisi all’Arzilla hanno dato esiti negativi, tanto che è stata emanato l’ennesimo divieto di balneazione. “Riteniamo responsabile di tutto ciò solo una persona – spiega il Movimento 5 Stelle – l’assessore Serfilippi. Come ampiamente dimostrato in un precedente comunicato (vedi in basso) il nostro assessore si è dimostrato incapace e mistificatore.
di Hadar Omiccioli*
Grazie a Sefilippi l’estate fanese finirà in maniera davvero memorabile. Infatti, nonostante a suo dire gli scarichi lungo l’Arzilla fossero stati “messi in sicurezza”, il Comune di Fano, a tutela della salute dei bagnanti è costretto per l’ennesima volta a vietare la balneazione per un ampio tratto di mare a nord del torrente Arzilla. Complimenti Assessore Serfilppi, sta facendo un gran bel lavoro. Grazie a lei, probabilmente, il prossimo anno quel tratto di mare perderà la Bandiera Blu, con tutti i danni economici e la distruzione di posti di lavoro che ne seguiranno. Ci permetta di consigliarle di trovare un lavoro serio, anzichè pretendere di vivere di politica. Riuscisse a trovarlo, sarà un bene per lei e sopratutto per i fanesi. 

 

Ecco il precedente comunicato del M5S sul “caso” Arzilla

All’Assessore Luca Sefilippi la verità fa male, al punto da volerla negare. Da autentico sceriffo dell’Arzilla ha infatti messo una taglia sulle nostre teste, rei d’aver rivelato ai fanesi la verità sui miseri risultati finora raggiunti dal suo assessorato in merito al deprecabile stato in cui versano le acque fanesi. Anche in data 20 agosto, infatti, in quasi metà delle coste di Fano, era proibita la balneazione a causa dei liquami sversati dagli scolmatori. Per non parlare delle condizioni dell’Arzilla, dove ad un mese di distanza dalla tanto sbandierata “tolleranza zero“, l’assessore, per sua stessa ammissione, non è stato capace di cavare un ragno dal buco (colpa anche delle maledette sterpaglie, così dice). Non sapendo che pesci pigliare è costretto ad affidare alla stampa un comunicato in burocratese stretto, infarcito di “… stiamo facendo… stiamo chiedendo… stiamo monitorando… ecc ecc”. Peccato che le uniche affermazioni di atti compiuti annunciati da Serfilippi non trovino traccia agli atti, in pratica non c’è nulla dal punto di vista documentale: la polizia municipale non ha infatti chiesto al magistrato assolutamente alcuna autorizzazione e gli scarichi non sono stati affatto messi in sicurezza. Sono ancora lì, esattamente dov’erano prima, nello stesso identico stato di prima e nessuna traccia dei responsabili.

L’unica cosa che l’assessore ha fatto, è stata dimenticarsi di chiedere all’ARPAM un maggior numero di campionamenti sulle acque di balneazioni vicine alla foce dell’Arzilla. Così che per quasi 20 giorni (dal 5 al 26 agosto) non sapremo nulla circa la presenza di batteri fecali in quella zona, anche dopo forti piogge che possono aver portato batteri patogeni in maggiori quantità. Quindi, per quel tratto di costa, molto semplicemente niente analisi e ovviamente niente ordinanze di divieto di balneazione. Ecco cosa intende l’assessore per “mettere in sicurezza”.

Per sapere come mai, fino ad ora, non sono mai state condotte indagini approfondite sull’Arzilla, gli consigliamo invece di interrogare sé stesso, visto che è assessore all’Ambiente già da diversi anni. Se ciò non gli fosse sufficiente, può sempre chiedere delucidazioni al suo principale, Aguzzi, visto che governa la città da quasi 10 anni. Noi e tutti i cittadini fanesi, infatti, vorremmo tanto sapere il perché di tanta sciatteria

 

*Capolista Lista Civica FANO A CINQUE STELLE 

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