di Redazione
22 agosto 2013
PERGOLA – I carabinieri della Stazione CC di Pergola, negli ultimi giorni, sono stati impegnati nell’esecuzione di servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, nonché a contrastare lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti. Due giovani incensurati della zona sono stati tratti in arresto in quanto trovati in possesso di: “ gr.33 circa di marijuana, n. 7 rigogliose piantine di canapa indiana, alcuni semi di canapa indiana, due bilancini elettronici di precisione ed un piccolo macinino per triturare la marijuana”.
A mettere i militari sulle tracce dei due il rinvenimento, in un appezzamento di terreno non molto distante dalle loro abitazioni, di sette rigogliose piante di canapa indiana, alte oltre un metro e mezzo, che i due accudivano giornalmente annaffiandole per favorirne la crescita. Ed è stata proprio una di queste visite a permettere ai carabinieri di individuare i due “giardinieri illegali”, che sono stati così tratti in arresto. I successivi accertamenti hanno poi permesso di rinvenire nella disponibilità degli arrestati altri gr.33 circa di marijuana, alcuni semi di canapa indiana, oltre a due bilancini elettronici di precisione ed un piccolo macinino per triturare la marijuana. I due giovani arrestati, che dalle piante di marijuana coltivate avrebbero potuto ricavare oltre due kg. di stupefacente, sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre quanto rinvenuto nella loro disponibilità è stato sequestrato. Altro arresto, per “furto aggravato, resistenza a un pubblico ufficiale e rifiuto delle indicazioni sulla propria identità”, è scattato a carico di un 33enne pregiudicato romeno, che all’interno di un negozio di Pergola aveva rubato una tuta da lavoro. Lo straniero, successivamente individuato dai carabinieri che erano stati telefonicamente avvertiti del fatto da un vigile urbano, ha cercato di sfuggire all’arresto aggredendo i militari. E’ stato così bloccato e tratto in arresto, mentre la refurtiva veniva recuperata e restituita al titolare dell’attività commerciale. Dagli accertamenti eseguiti sul suo conto è emerso che era conosciuto alle forze dell’ordine con numerose identità diverse, declinate nel corso dei vari controlli di polizia cui nel tempo è stato sottoposto in altre zone del territorio nazionale. Il 33enne pregiudicato è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza del Comando e, poi, sottoposto a processo per direttissima, condannato alla pena di un anno reclusione con divieto di dimora nella provincia di Pesaro e Urbino.