Barocco a Fano. Wow…che meraviglia

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21 agosto 2013

FANO - L’Assessorato alla Cultura di Fano, l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Teatro La Bugia hanno presentato oggi 21 agosto 2013 preso la Sala della Concordia una nuova iniziativa culturale per allietare le ultime serate estive della città di Fano. La manifestazione si contraddistingue sin da questa prima edizione per la presenza di grandi artisti del panorama musicale internazionale a garanzia di un alto livello qualitativo. Massimo Quarta, violino – Antonio Frigé, cembalo – Ida Febbraio, traversiere – il duo violino-violoncello, Francesco Pellegrini e Alessandro De Felice, dell’Orchestra Rossini – Willem Peerik, cembalo. Giusta la valorizzazione di un ensamble locale come la Cappella del Duomo di Fano. Cinque appuntamenti per scoprire i lati ‘stupefacenti’ del barocco dal 24 agosto al 3 settembre, nella bellissima chiesa di San Pietro in Valle e nella altrettanto suggestiva chiesa di San Francesco. “Wow…che meraviglia” vuole far compiere agli spettatori alcuni itinerari particolari nelle parole e nelle note del Barocco Europeo.

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La formula di ogni appuntamento è quella di alternare agli strumentisti già citati, con dosaggi ed equilibri ogni volta diversi, le parole di un ‘cicerone’ (Maria Chiara Mazzi), le letture di testi dell’epoca da parte di due attrici (Maria Flora Giammarioli e Carla Fucci) e le musiche ricollegabili all’argomento trattato.

Si parte il 24 agosto dalla particolare prospettiva dell’arte e della creatività femminile (“Donne e costume: il gran teatro del mondo”) dove come in uno specchio si giocherà tra teatro e vita reale accompagnati dalle musiche di compositrici del Sei e del Settecento eseguite al clavicembalo. Il 27 agosto con “All’indice: il pensiero ribelle” indagheremo nell’indice dei libri proibiti, per scoprire attraverso letture e l’ascolto di pagine eseguite al traversiere e al clavicembalo un concetto di ‘proibito’ molto diverso da quello che ci aspettiamo di solito. Il 30 agosto con “Mirabilia” ci potremo stupire con gli itinerari italiani dei viaggiatori europei del Sei e Settecento con il contrappunto musicale della cappella del duomo di Fano che eseguirà pagine di musicisti-viaggiatori della stessa epoca. L’1 settembre, nella Chiesa di San Francesco, complice delle nostre ‘provocazioni attoriali e musicali’ sarà il grande violinista Massimo Quarta che “Oltre il possibile” eseguirà Sonate e Partite di “Quel monstrum di Bach” nonostante gli ‘intralci’ di un ‘contemporaneo’ del grande compositore stupito da una musica così nuova e particolare per le sue orecchie. Infine, a conclusione della rassegna, il teatro, con la rappresentazione della Scuola dei Mariti di Moliere e la musica di Couperin eseguita dal vivo dai professori dell’Orchestra Rossini. Elementi consueti, come una conferenza, le letture d’epoca, le esecuzioni musicali e il teatro, sono mescolati così in modo nuovo e, potremmo dire davvero “barocco”.

 

Biglietteria

San Pietro in Valle ingresso gratuito.

San Francesco ingresso a pagamento € 15,00 I settore, € 10,00 II settore.

I biglietti saranno disponibili presso la biglietteria del Teatro della Fortuna (tel. 0721/800750) nei giorni feriali dalle 17.30 alle 19.30 e nel giorno del concerto dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 fino ad inizio spettacolo.

I biglietti prenotati telefonicamente dovranno essere ritirati entro le ore 19.30 del giorno precedente lo spettacolo, termine dopo il quale saranno messi nuovamente in vendita. 

 

Per informazioni

0721 580094 – 0721 887400 – 328 2898437

www.orchestrarossini.it

 

 

LA SCUOLA DEI MARITI di Moliere

 

con:

Costanza De Sanctis, Geoffrey Di Bartolomeo, Michele Gaspari, Marco Gilio,

Paola Magi, Elisa Pattis, Filippo Tranquilli.

 

Scene: Rosaria Ricci, Matteo Angherà,

Costumi Miriam Falcioni

 

REGIA Maria Flora Giammarioli

 

 

Scritta e rappresentata a Parigi nel 1661, «La scuola dei mariti» affronta il tema dell’educazione delle donne, e delle mogli in particolare, contrapponendo gli ottusi metodi del vecchio Sganarello all’illuminata ragionevolezza di Arista, e rivendicando alla donna – grazie al fallimento del primo e al trionfo del secondo – un ruolo d’indipendenza e di dignità che costituisce ancor oggi una valida e non superata indicazione.

Commedia d’intreccio, Molière l’ha composta assemblando materiali del teatro tradizionale; nel grande tragitto che va dall’antica farsa medievale a una nuova e moderna commedia di costume (in cui è il senso più profondo della rivoluzione di Molière), essa segna per l’appunto l’addio al vecchio teatro, ai suoi schemi e alle sue convenzioni. L’avvento del nuovo teatro avverrà appena un anno dopo, con quel compiuto capolavoro che è «La scuola delle mogli», che solleva lo stesso tema della condizione femminile unita alla perfezione della poesia; «La scuola dei mariti» ne è in qualche modo la prova generale, peraltro insuperata per ciò che riguarda il teatrale brio dell’intreccio e la straordinaria invenzione farsesca.

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