19 agosto 2013
TAVULLIA – Emergono nuovi particolari sul ritrovamento di un cadavere, in avanzato stato di decomposizione, nella campagna del Comune di Tavullia, esattamente tra il Trebbio e Rio Salso. Il corpo, ritrovato da un cacciatore questa mattina (che poi si è sentito male dopo il macabro incontro ravvicinato), sarebbe di un uomo di colore e apparirebbe quasi mummificato. Questo scenario apre a diverse ipotesi: regolamento di conti tra bande con il corpo celato tra la boscaglia? Si trattava forse di un uomo irregolare sul territorio italiano e per questo non poteva esserne denunciata la morte ed effettuata la sepoltura?
Non è stato ancora identificato. Nel Pesarese non si sono registrate denunce di scomparsa di un uomo di colore negli ultimi tempi. Una denuncia di scomparsa risalente ad un mese fa, in Romagna, ha fatto pensare che la macabra scoperta di questa mattina fosse la soluzione del rebus. Invece no. La famiglia non ha riconoscouto l’uomo, al momento, viste le condizioni in cui versa il cadavere.
È giallo sulla morte, su perchè si trovasse in un bosco o se è stato portato lì per farne sparire le tracce. Forse era in Italia illegalmente. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri. Non è ancora stata possibile definire l’età e la mappa genetica. Il cadavere si trova nell’obitorio di Pesaro.
ULTIMI AGGIORNAMENTI
Il cadavere dell’uomo ritrovato potrebbe essere quello di un operaio nigeriano di 30 anni, residente a Montegridolfo, di cui non si hanno notizie da circa un mese. La sorella dell’uomo ha raccontato ai carabinieri che era stato licenziato oltre un mese fa e, per questo, era caduto in depressione.
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