L’invasione dei Vu cumprà? Le vendite ora avvengono anche via telefono

di 

14 agosto 2013

PESARO – Rimini e Riccione, finite nel mirino delle forze dell’ordine dopo le recenti risse tra vu cumprà, le sparatorie in zona mare e il ritorno massiccio delle prostitute su strada di notte, ha portato a un risultato: in questi giorni, sulle spiagge pesaresi, c’è stata una invasione dei venditori non autorizzati sull’arenile. Vu Cumprà in cerca di spazi ritenuti meno controllati.

Vu cumprà in spiaggia (immagine d'archivio)

Vu cumprà in spiaggia (immagine d’archivio)

Nel comune di Pesaro sono solo 25 i venditori autorizzati con un permesso di tre mesi per l’esposizione della merce sulla spiaggia. Probabilmente, invece, quelli illegali sono almeno il triplo. Ma la nuova tecnica usata è qualcosa che va oltre la semplice “calata” in cerca di fortuna. Molti senegalesi, esibita velocemente la merce (sempre di marche contraffatte), lasciano il numero di cellulare ai possibili acquirenti che, in un secondo momento, chiamano per ordinare la borsa di tale marca, di tale colore, di tale taglia concordando fin da subito il prezzo. Insomma, una versione da spiaggia di “alza la cornetta, la borsa di aspetta”. Un meccanismo che permettere di vendere a colpo sicuro e, ovviamente, in nero. Insomma, si ritorna a Pesaro solo se si ha la sicurezza di aver piazzato 3-4 capi. “Ha notato quante ragazze e donne vanno in giro con una borsa griffata? La metà sono false comprate per 60-70 euro l’una – spiega un’esperta del settore -. E chi si può permettere ora di spendere 600-700 euro per una borsa? I capi messi in vendita da alcuni senegalesi molto conosciuti, nella maggior parte dei casi, sono perfetti anche agli occhi di chi quelle borse le vende nei negozi”.

Tags:

Lascia un commento