Parco XXV Aprile: il bando (per pochi) è andato deserto

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10 agosto 2013

Di Domenico e il Parco XVV Aprile

Di Domenico e il Parco XVV Aprile

PESARO – “Il Parco XXV Aprile rimarrà ancora per un bel pezzo in balia di ROM, zingari, barboni e vagabondi; insieme al parcheggio limitrofo, rappresentano il simbolo del fallimento della gestione delle aree verdi del Comune di Pesaro. Al danno si aggiunge la beffa del bando di gara, per destinarlo a parco avventura, andato deserto; un bel risultato per Belloni e per l’ufficio sport che se ne occupava”.

Così inizia un comunicato di Alessandro Di Domenico che non vuole lasciar cadere nel dimenticatoio la questione. “Da circa un anno – continua il consigliere comunale Pdl – giace miseramente una mia mozione che chiedeva l’affidamento di quel parco ad una associazione ambientalista o animalista, ma l’assessore Belloni, forse non se ne era neanche accorto, aveva accolto il suggerimento di destinarlo a parco avventura, che sembrava fosse l’idea più fantastica di questo mondo. Hanno così ben pensato di fare un’indagine di mercato per ricevere le manifestazioni di interesse e, dopo di che, passare ad un bando di gara, con il “peccatuccio” che a quella gara avrebbero dovuto partecipare solo chi aveva manifestato l’interesse, ma in commissione non era stato poi così chiaro e si pensava che potessero partecipare tutti. Ma tant’è che ad essere sempre i primi della classe, neppure le 4 (misere) manifestazioni di interesse hanno poi aderito al bando, mandandolo deserto; ed io, scusatemi, gongolo, perché è ridicolo che si metta in piedi un bando pubblico e poi vi possano partecipare solo chi aveva dato un cenno di approvazione”.

Continua Di Domenico: “Probabilmente la formula della “manifestazione d’interesse”, forse, è stata sbagliata sin dall’inizio, forse qualcuno aveva speso delle parole di troppo che hanno cozzato con i limiti del bando stesso, in commissione era stato chiesto di inserire almeno un chiosco ristoro che nel calcolo economico finanziario neppure è stato considerato, forse “qualcuno” sperava in un percorso privilegiato, forse, forse, forse. Forse, per davvero, era meglio far passare la mia mozione e indire un bando pubblico chiaro, semplice, lineare e trasparente; ditemi che “sciapità” è stata dare solo 21 giorni per segnalare la mia MANIFESTAZIONE DI INTERESSE, quando poi il bando l’hanno pubblicato 4 mesi dopo… Belloni o Gigliotti, non ricordo, mi hanno detto che addirittura qualcuno ha riferito che erano anche troppi quei 21 giorni, che anche i vigili del fuoco, non ricordo di dove, avevano visto questo “bando”, come se tutti stessero attaccati su internet a cercare i Campi Avventura… Va là va là che se anziché 21 giorni fossero stati dati 2 mesi e il bando meglio confezionato, di manifestazioni di interesse e di partecipanti al bando ce ne sarebbero stati molti di più”.

Conclusione: “Perdonatemi ma questo iter mi ricorda tanto quello per la gara europea della piscina del Parco della Pace, che , ad oggi, ha creato molti più problemi che trovato soluzioni all’impianto, ma questo è un capitolo sul quale tornerò. Io non sono in ferie…”.

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