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7 agosto 2013
Massimiliano Nardelli*
PESARO – In questi giorni sono tornate di attualità le polemiche sulle nomine nelle società partecipate del Comune di Pesaro. Da anni sosteniamo che è, non solo opportuno, ma anche doveroso, che in queste società vengano destinate persone di provata competenza e capacità professionali e non solamente perché appartenenti al partito o alla coalizione che governa la città. Sarebbe opportuno fare una sorta di bando pubblico mettendo al corrente tutta la cittadinanza delle nomine da fare, partire dai curriculum dei candidati e far selezionare i migliori da una commissione formata da tecnici esterni al Comune e non da politici o dirigenti comunali.
Troppe volte le società partecipate, che hanno una fondamentale importanza nell’economia del nostro territorio per le aree strategiche nelle quali operano, sono state scambiate per ricettacoli di candidati bocciati alle competizioni elettorali o di gente appartenente a partiti che essendo rimasti fuori con propri rappresentanti dai luoghi istituzionali, vengono “ricompensati” con poltrone, oltretutto remunerate, nei vari consigli di amministrazione.Una prassi, questa, che è ora di superare se vogliamo che veramente in questi posti vengano nominate persone con indiscusse capacità e competenze professionali e che siano rappresentanti di tutti i cittadini e non solo di una parte politica.
Non dimentichiamoci, infatti, che il Comune di Pesaro, rappresenta, nei vari Cda, quasi sempre il socio di maggioranza assoluta ovvero colui che deve prendere, per mezzo dei propri rappresentanti nominati, quelle decisioni fondamentali per il futuro dei cittadini, dare gli indirizzi economici strategici e considerare gli impatti che tali decisioni avranno sui bilanci comunali e nei rapporti di rete con le altre imprese del territorio. Quindi un ruolo fondamentale che non può essere svilito con nomine politiche di basso profilo mentre è necessario far emergere le competenze e le qualità professionali.
*Consigliere comunale Scelta Civica
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