di Redazione
5 agosto 2013
Antonello Delle Noci*
PESARO – Nonostante i tagli effettuati dalle diverse manovre e da ultimo la “spending review”, (dal 2010 ad oggi circa euro 10.500.000) si conferma la virtuosità del Comune di Pesaro che ha mantenuto tutti i servizi in essere, con particolare riguardo alle fasce più deboli e ai servizi sociali ed educativi, garantendo la stessa qualità offerta negli anni precedenti.
Nel passaggio tra Ici e Imu, molti cittadini pesaresi si trovano a versare oggi per l’abitazione principale, un’imposta inferiore al 2007 motivata dal fatto che, nel 2012 l’Amministrazione ha effettuato la scelta di mantenere l’aliquota base dello 0,4% per l’abitazione principale, nel 2013, addirittura, non solo non l’ha aumentata, ma l’ha ridotta da 0,4% a 0,39% ( mentre l’aliquota ICI era dello 0,49%).
Ecco perché nello studio sull’incidenza dell’imposta nei capoluoghi redatto dall’ex senatore Marco Stradiotto, esperto di federalismo fiscale, Pesaro risulta terza tra le città capoluogo più virtuose d’Italia.
*Assessore al Bilancio del Comune di Pesaro
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