Raffaele Pierotti è arrivato a Fatima: “L’ultimo viaggio, il migliore della mia vita”

di 

4 agosto 2013

PESARO – Raffaele Pierotti è arrivato a Fatima! Si è concluso il lungo incredibile viaggio di Fede che ha portato il cavaliere cagliese e la sua straordinaria compagna Oana prima a Lourdes e poi a Santiago de Compostela.

Insieme ad una cavalluccia coraggiosa, ordinaria, senza nulla che possa distinguerla da altri cavalli, ho calpestato, strapazzato, contorto le mie miserie e pochezze come uomo e come persona. Quelle zampacce ferrate di Oana hanno pestato la stessa polvere e affondato nello stesso fango. Ma polvere e fango dentro me hanno cominciato a mescolarsi sin da subito, anche grazie a tanta gente che mi chiedeva il perché. Le risposte c’erano, non sono uno sprovveduto. Era inevitabile che gran parte del viaggio assorbisse tempo e energie.

Provate ad alzarvi dalla sdraio in cui siete accomodati e terminate di bere la bella bibita fresca e partite. Persi in una via che non conoscete, porte ai vostri lati che non si apriranno per voi, infagottati nel vostro impermeabile o affamati, alla ricerca anche di un rudere o di un pollaio, i piedi dolenti, una manica stracciata da riparare, la vostra puzza che vi precede, un cavallo da far riposare…

Tra un problema e l’altro, una croce da portare già decisa in partenza, si resta sempre più soli, con gli altri e con se stessi, soli di lingua e di cultura, soli di esperienze e di religione, soli di cose materiali e passionali e affari di spirito e Fede.

Allora si torna alle origini. Soprattutto, all’inizio, a quelle personali. La durezza e la violenza emergono per difesa. La risolutezza e la fermezza compaiono per necessità. Il tema e gli scopi del viaggio cominciano a produrre i loro effetti. Lontano da ciò che si era prima e da ciò che condizionava, si torna a capirsi.

Ecco che le distese immense di domande rinviate o con risposte parziali colpiscono duro. Ti fanno gli occhi neri. E il nero si lava con le lacrime. Ma anche con quella violenza che serve a ripulire il tempio dalla spelonca di ladri. E va da sé che il tempio sono io.

In questo viaggio, il migliore e l’ultimo della mia vita, nulla è stato frutto della casualità. Le esperienze, le sfumature, i confronti si sono succeduti velocemente. Da luoghi di intima venerazione a paesi pagani. Da luoghi contrapposti da eccessivo fanatismo a desiderio di violenza sportiva e tradizionale a luoghi di culto imbarazzante e ridicolo. Questo bagaglio è sulle mie spalle, come le sciagure che mi hanno preceduto o seguito. Nulla mi ha distolto. Tutto mi ha rafforzato.

Entrando a Fatima lo comprendo molto bene. Lourdes ti accoglie e ti saluta lasciandoti quel desiderio di stare a capo chino. Fatima ti induce a interagire. C’è qualcosa di fantastico. Una voce vicina echeggia per tutta la spianata. L’anfiteatro sembra invitarti e abbracciarti teneramente. L’aria secca e tersa sembra aumentare l’ampiezza della spianata. La voce al microfono è così mansueta, invitante, ecoide, melodiosa che ripercuote nell’aria una pace mai sentita. Onde sonore morbide che penetrano anche le mura. Qui è accaduto veramente qualcosa nel lontano 13 maggio 1917. Ma anche senza venire qui è così difficile credere? Capisco che “credere” significa ribaltare completamente ciò che si è. Vi assicuro che è difficile. Non è un caso infatti che sotto la basilica troviamo scritto: Nâo Tenhais Medo. Credere significa avere una fiducia immensa.

Pensate a volte quando è difficile aver fiducia in un amico, in un figlio, in un genitore, nel fidanzato. Quante volte si vive in ansia per la gelosia, per paura, per solitudine? Se si iniziasse, anche con fatica, a liberarsi di queste angosce si arriverebbe a capire ciò che Gesù  desidera: nâo tenhais medo, “non abbiate paura”.

 

LE FOTO DI RAFFAELE PIEROTTI A FATIMA

Tags: , , , , , , , , , ,

4 Responses to “Raffaele Pierotti è arrivato a Fatima: “L’ultimo viaggio, il migliore della mia vita””

  1. oriana scrive:

    Bravo Raffaele non è certo un’impresa facile quella che hai intrapreso però ci sei riuscito grazie alla fede che hai….. complimenti ed auguri di un buon ritorno

  2. Ferruccio scrive:

    Ognuno di noi ha il suo cammino da percorrere ma le difficoltà, che ben illustra Raffaele, sono comuni a tanti. Che dire poi delle angosce a donarsi completamente a Gesù? Quanti spunti di riflessione utili ad un coraggioso approfondimento ci regala il viaggio interiore di Raffaele.

    • Andrea scrive:

      Ciao Raffaele!che gioia sapere che hai terminato il cammino!! Grazie per i momenti passati insieme, sono contento per te e di averti anche se per poco conosciuto lungo il cammino! nâo tenhais medo… lo sentito forte da solo nella meseta! quando ho lasciato volutamente la strada segnalata per una alternativa!!! non sapevo più dove ero, ma sentivo di essere, e dinon aver paura qualunque cosa sarebbe accaduta!ero dentro il mio disegno, pronto ad accettare qualunque cosa!! perche ero vivo e vivevo la vita per ciò che la vita dà!..

  3. raffaella scrive:

    grande mito!!!..che dire mi sono commossa nel sapere della tua avventura….ho condiviso con te dei momenti bellissimi della mia vita….grazie lele…..sei unico!!

Lascia un commento