di Redazione
3 agosto 2013
PESARO – Raffaele Pierotti è in dirittura d’arrivo. S’avvicina Fatima, meta finale di un viaggio meraviglioso che lo porterà a completare poco meno di 4.000 chilometri.
Un passo sempre più in là, un Camino che passa attraverso un sali e scendi di strade che viaggiano tra gruppi di case, vie appartate ombreggiate da grandi eucalipti, il loro profumo che trapassa quello di pneumatici, asfalto e lo scarico di auto che ti marcano stretto. Le nuvole scompaiono quasi per incanto; scompare pure la freccia gialla direzione Santiago. Rimane la blu, direzione Fatima. Poi si fa rara. Poi solo agli incroci. Poi svanisce. Seguo l’indicazione Sao Joao da Madeira e arrivo in città per cercare la chiesa, dove so che ritroverò il tormento delle frecce. Quella gialla la trovo prima: ma è una sola. Nè blu né simili. Non mi arrabbio, sono solo deluso. Non vale più nemmeno la pena di parlarne. Madeira è una bella città e decido di concludere il 31 luglio ospite dei Bombeiros, i Vigili del Fuoco, i quali in Portogallo hanno la possibilità e l’incarico di ospitare i pellegrini per una cifra che varia da 3 a 5 euro. La doccia mi porta via tanta stanchezza, ma mi lascia le caviglie pesanti… meglio non pensarci.
Il territorio non accenna a cambiare. Dai Bombeiros mi faccio lasciare il portone della caserma aperto, così sono in cammino prima delle 6 del mattino dei primo agosto.
In due giorni non incontro pellegrini. Il giorno prima solo tre a piedi e quattro in bici. Asfalto su asfalto per diverso tempo, poi il percorso alterna anche sterrate. Sali e scendi, poligoni industriali, percorso da intuire quando le frecce sono assenti, fabbriche abbandonate, niente acqua, campi di mais che sfruttano il bel verde per dare un colore più gradevole. Son giornate senza storia, piuttosto deludenti; e son contento di aver lasciato Oana a Rio Mau. Non son luoghi per lei.
Questa volta ho le gambe stanchissima e stasera, 2 agosto, non credo che arriverò a Coimbra, da dove intendo raggiungere Fatima. Domattina mi aspetta l’ennesima sveglia all’alba…