di Redazione
22 luglio 2013
FANO - Dopo giorni frenetici, in casa Alma Juventus Fano si inizia a respirare un’aria più serena anche perché la nuova società ha già definito l’organigramma tecnico-sportivo che dovrà affrontare la stagione calcistica 2013/2014. L’obiettivo che si vuole perseguire – rimarcato dallo stesso presidente Claudio Gabellini – è quello di allestire un progetto sostenibile dal punto di vista economico, che punti alla valorizzazione di giovani calciatori del territorio ma che sia credibile per affrontare un campionato impegnativo come è quello di serie D.
In questo senso rientra il coinvolgimento di Roberto Canestrari, già responsabile del settore giovanile e direttore sportivo sia del Fano Calcio che della Vis Pesaro. A lui sarà affidato il ruolo di direttore sportivo. Canestrari non ha perso tempo ed in queste ore ha già contattato una serie di atleti legati in qualche modo alla Città della Fortuna.
Come allenatore si è puntato su una figura che conoscesse bene l’ambiente e che avesse esperienze nella valorizzazione dei giovani e, per questo, la scelta è ricaduta sul fanese Mirco Omiccioli. Il mister tornerà così a sedere sulla panchina granata dopo 7 anni e si confronterà con un gruppo di giocatori prevalentemente fanesi e sotto i 30 anni. Al fianco di Omiccioli, come collaboratore tecnico, ci sarà Fulvio Giovanetti, vecchia conoscenza del calcio fanese, visto che ha guidato, in passato, la formazione Berretti del club granata .
Da segnalare, poi, il coinvolgimento di un capitale sportivo come Dario Sanguin che metterà a disposizione, soprattutto dei più giovani, l’esperienza accumulata nei tanti anni di carriera, prima come giocatore e poi come allenatore.
Ci sono poi da registrare le conferme di Pietro Torregiani nella segreteria e Paolo Rossi in qualità di team manager. Ma patron Gabellini non ha intenzione di fermarsi ed ha già dato mandato ai suoi collaboratori di arricchire lo staff dirigenziale con nuove figure in grado di dare un importante contributo al futuro dell’Alma Juventus Fano.
Con questo scenario traspare da subito il desiderio della “governance” granata di rendere partecipi le principali personalità calcistiche della città, per allestire un progetto che si fonda sulla valorizzazione e l’esaltazione del vivaio.