17 luglio 2013
PESARO – L’espressività non parte dal materiale ma dall’uomo. E la pietra, il materiale più umile, può essere attualizzata e accompagnerà sempre l’uomo sempre. La premessa di “Scolpire in piazza”, l’evento dell’estate di Sant’Ippolito giunto alla sua XIV edizione, è nelle parole di Paolo Tosti: artista, autore di una esposizione dedicata all’archeologia industriale e urbana, ai luoghi dell’uomo, intitolata Archeologie (nella nuova biblioteca, dove ci saranno anche altre esposizioni) e membro della commissione che ha selezionato le proposte internazionali ed eterogenee (quest’anno ne sono arrivate più di trenta) che dal 20 al 28 luglio faranno vivere, con il patrocinio di Regione, Provincia, Upi, Camera di Commercio, Sistema Turistico e soprattutto Confartigianato, “Scolpire in piazza”. Di cosa si tratta? Un insieme di appuntamenti dedicati alla scultura, a come nasce un’opera, con la possibilità di seguire da vicino l’attività e la vita degli artisti che poi vivranno durante questa settimana a Sant’Ippolito. Insomma, un’esperienza unica nel suo genere anche attraverso un ricco calendario (a ingresso gratuito) di iniziative parallele tra workshop per bambini, piatti tipici, studi e conferenze. Per toccare l’arte con mano, nella terra degli antichi scalpellini, guardando però alla contemporaneità.
“Confartigianato conferma il sostegno che c’è fino primo anno – ha rimarcato il segretario generale di Confartigianato, Giuseppe Cinalli -. Siamo fieri di sostenere l’artigianato artistico sul territorio, cercando di far mettere risorse che, anche se poche, quando sono utilizzate bene portano risultati. Noi miriamo a dare evidenza a storia e futuro, in modo che le risorse regionali tengano conto che esistono questa realtà che forse sono il sale del nostro territorio. La sede in cui oggi avviene la presentazione la dice lunga (Ufficio InPut, in via Rossini, a Pesaro): si vive di creatività nel nostro territorio. Ed è importante consentire alle persone di realizzare quello che hanno in mente. Questo da noi rischia di perdersi. Ecco perché è importante una manifestazione come scolpire in piazza”.
Dopo l’introduzione di Learco Bastianelli, presidente Confartigianato Pesaro e Urbino, è stata la volta del sindaco di Sant’Ippolito: la sua spiegazione minuziosa dell’evento è stata lo specchio di un evento che non vuole lasciare nulla al caso. E che per questo merita di essere seguito.
“Confartigianato ci segue dal 2003 e quindi ha ben 11 anni collaborazione con noi – ha spiegato il sindaco di Sant’Ippolito Dimitri Tinti – in una consonanza di obiettivi e valori, condividendo la creatività, anche artigianale, delle pietra. Anche quest’anno come Sant’Ippolito rinnoviamo l’impegno sulla scultura contemporanea, agganciati a lavorazioni della pietra tipica arenaria, l’arte degli scalpellini di Sant’Ippolito, dalla prima edizione non abbiamo solo dato un senso identitario alla comunità ma abbiamo guardato alla contemporaneità, tramite una selezione degli artisti, fatta da una commissione qualificata, con l’Accademia dell’arte di Macerata e Urbino, con artisti selezionati in base al loro progetto e percorso artistico”.
Era iniziata con la partnership di diversi enti pubblici ma con la crisi i rapporti si sono defilati. Quest’anno, però, c’è una nuova collaborazione ufficiale con il Comune di Acqualagna, che ha una tradizione simile (ma sul settore arredo e design). Ci sarà anche una mostra, “Pietra d’autore”, nell’ambito di scolpire in piazza. Poi ci sarà un altro momento con la biennale e il premio Aldo Gamba a ottobre, con un convegno su cosa la scultura contemporanea può dare alll’arredo urbano e al design.
“Ma il fulcro della manifestazione è il cantiere di scultura – continua il sindaco – con una selezione di tre artisti selezionati tra 36 domande da tutto il mondo. Sono stati selezionati tre progetti, quest’anno con un componente legato alla tradizione, esperienza, il segno che da questo si riparte. Sono Sestilio Burattini (Umbria), Mauro Vezzina (Puglia) e Pietro De Scisciolio (Puglia). Lavoreranno tutti i giorni dal 20 luglio al 28: una occasione per vederli all’opera, loro saranno residenti qui: vivono, mangiano, dormono e respirano la nostra comunità nell’ostello della gioventù del Comune. Ci sarà anche una esposizione di 5 opere per Accademia: alla migliore opera daremo un assegno di studio (uno alla migliore di Urbino e uno di Macerata, ndr). Dopo 14 anni di esperienza, nonostante la crisi, noi abbiamo confermato l’appuntamento ma ogni anno cerchiamo di rinnovarlo: si vince una crisi se si riparte dalle nostre eccellenze e creatività. Ripartiamo da cultura e arte: sarà un segnale importante”.
Scolpire in piazza, in questi anni, è diventato anche un parco: sono una trentina, infatti, le opere che da Pedaso fino a Gradara “vivono” sul nostro territorio dopo essere nate a Sant’Ippolito. Un segno d’arte che testimonia la collaborazione tra i territori, oltre le 20 sculture esistenti a Sant’Ippolito stesso (non perdetevi il catalago con le foto e le loro collocazioni”.
Ricordiamo: l’ingresso è sempre gratuito, l’appuntamento parte sabato 20 luglio dalle 9 alle 18.30. Il cantiere della scultura si trova vicino la nuova BiblioS, dove si trovano anche diverse mostre aperte ovviamente al pubblico. Negli ultimi, il 27 e 28 luglio, sarà promossa l’accoglienza con enogastronomia a cura della proloco con piatti particolari e spettacoli, laboratori di didattica e la collaborazione dell’associazione “Senza titolo” di Bologna rivolta a bambini dai 3 ai 12 anni con materiali come le pietre. Insomma, se volete ritrovare e riassaporare la manualità perduta, il legame col territorio, con l’arenaria come materiale principale, questo è un appuntamento da non perdere. .
Un Parco di Scultura grande come tutte le Marche
È appena avvenuta l’installazione delle prime due opere realizzate a Sant’Ippolito nell’ambito del progetto di valorizzazione attraverso opere d’arte delle principali vie d’accesso al Parco Naturale Regionale Gola della Rossa – Frasassi. Nei prossimi mesi verranno sistemate altre due sculture.
È un ulteriore tassello del grande progetto sviluppato dal Comune di Sant’Ippolito per la diffusione sul territorio delle sculture prodotte a Scolpire in Piazza. Questo lavoro ha permesso di creare un sistema di relazioni “artistiche” con gli enti della Regione, partito con i piccoli Comuni e negli ultimi anni esteso anche alle Aree Protette. La formula dell’Ente Partner crea un forte legame fra artisti e luoghi di destinazione delle loro opere, creando una condivisione che parte dalla scelta dei progetti.
Questo lavoro di sistemazione sul territorio delle opere in pietra realizzate a Sant’Ippolito ha portato alla creazione di quello che possiamo definire Parco Diffuso di Scultura grande come un’intera Regione: le Marche. Oggi sono 26 le sculture con il marchio “Scolpire in Piazza” sul territorio regionale e presto ne saranno installate altre, di cui una presso la Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”. Nel comune di Sant’Ippolito sono presenti 20 sculture.
La cartina rappresenta l’ampia diffusione delle sculture sul territorio regionale.