di Redazione
13 luglio 2013
PESARO – La questione attuale della dislocazione del liceo Mamiani su quattro sedi può essere il punto di una serie di riflessioni sulla scuola nella nostra città. La questione è nota a molti: l’indirizzo linguistico cresce raccogliendo iscritti anche dalla vicina Romagna e dall’interno del fanese nonostante la presenza in loco rispettivamente del linguistico di Rimini e di quello di Fano. Il polo costituito dal liceo classico, liceo delle Scienze Umane e dal liceo linguistico diventa il più numeroso della provincia di Pesaro.
Gli insegnanti del Mamiani ribadiscono che “i tre indirizzi hanno stessa dignità” e responsabilmente chiedono collaborazione e un clima più sereno. Alcuni genitori del classico invece non si rassegnano all’idea di dover traslocare al Campus, nell’attesa che i lavori al Morselli siano completati. Le argomentazioni sono tra le più disparate: c’è chi teme per la perdita della continuità didattica, chi teme che gli amministratori locali vogliano vendere l’edificio, chi si appella alla tradizione (anche se non si capisce quale), chi teme di perdere lo status di privilegio che, con presunzione, viene associato a coloro che frequentano la scuola del centro storico.
Per tornare alle riflessioni, a noi di SEL appare abbastanza chiaro che la scuola è fatta da chi ci lavora e da chi la frequenta e non certo dall’edificio in cui si opera, anche se riconosciamo che l’edificio ha la sua importanza. A questo proposito notiamo infatti che molte scuole a Pesaro si trovano in luoghi assai poco adatti alla loro funzione. il Mamiani ed il Morselli si trovano in una delle zone di maggior inquinamento urbano da gas di scarico, polveri sottili e inquinamento acustico. L’edificio che ospita il Marconi, Genga, Bramante e Università dell’età libera è una specie di grande serra energivora che obbliga gli alunni a permanere in aule surriscaldate d’estate e fredde d’inverno e l’amministrazione a spese esorbitanti per il riscaldamento e condizionamento. Gli edifici sono importanti anche perché devono rispettare le norme sulla sicurezza ed anche in questo caso le carenze sono enormi. La progettualità poi lascia a desiderare, basti pensare che il progetto di allargamento del campus, oltre a configurarsi come un’operazione dubbia dal punto di vista speculativo, non tiene in conto delle linee guida sull’edilizia scolastica emanate di recente dal ministro Profumo secondo le quali le scuole devono essere costruite “[...] in zone salubri, poco rumorose, lontane da strade importanti, in situazioni orografiche favorevoli [...]”
Questioni come sicurezza e salute fanno apparire il dibatto in corso un poco miope rispetto alla vastità del problema, di qui l’invito a genitori e docenti a unire le proprie forze e diventare propositivi per un progetto lungimirante e di non cedere alle tendenze che portano a divisioni in fazioni in nome di una meschina salvaguardia del proprio orticello.
La formazione dei nostri ragazzi è fondamentale per il raggiungimento degli standard di benessere per tutti: il bravo medico, bravo insegnante, cittadino consapevole, competente imprenditore e amministratore sono una ricchezza per tutta la società.
Il nostro impegno è volto a realizzare una visione di società che mettendo al centro l’istruzione, promuova il lavoro, l’autorealizzazione, l’equità nel rispetto della natura e delle persone.
Sinistra Ecologia e Libertà – Pesaro
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