di Redazione
10 luglio 2013
PESARO – Questa storia l’ha raccontata Cinzia ed è stata condivisa e commentata su Fb da decine e decine di pesaresi: l’obiettivo era quello di rendere noto l’accaduto al sindaco Luca Ceriscioli. Noi riportiamo le sue parole, lasciando a voi ogni commento. “Vorrei condividere con il sindaco della mia città Luca Ceriscioli e con il comandante dei vigili urbani l’eccesso di zelo di alcuni loro dipendenti – spiega Cinzia -. Lunedì 8 luglio una mia cara amica con la bimba disabile parcheggia nel posto riservato in viale Trieste per accompagnarla da alcuni amici. Essendo consapevole di avere dovuto consegnare il permesso ai vigili di Pian del Bruscolo ( dove risiede) per il rinnovo decide di mettere un cartello sul cruscotto con scritto il codice del permesso, il nome a cui è intestato, il suo nome il numero di telefono e il bagnino dove poteva trovare per dare eventualmente spiegazioni. Premetto che per rinnovare il tagliandino ( ogni 2 anni) il Comune di Pian del Bruscolo impiega 10 giorni, non rilascia nessun documento provvisorio e naturalmente bisogna pagare 2 bolli ed un certificato”.
Cinzia continua entrando nel dettaglio: “In questo periodo la bambina quindi avrebbe difficoltà a raggiungere qualsiasi luogo e dovrebbe stare a casa. Alle 16,48 i vigili urbani (nel suo post è riportato il numero di matricola, ndr) vedono bene di fare una multa e toglierle 2 punti dalla patente. Io mi chiedo: è giusto multare una persona che ha cercato in qualche maniera di sopperire la burocrazia italiana (10 giorni per il rinnovo!) e di portare comunque la sua bambina ad una festa di amici?
Sicuramente i vigili sono 2 persone molto lige al dovere ma vorrei che loro cercassero ora di risolvere il problema di questa mamma che per un’altra settimana non potrà portare fuori la sua bambina! P.S.: la mamma ha deciso di pagare la multa regolarmente e di non fare nessun ricorso ma delle scuse dall’amministrazione pubblica mi sembrano doverose!”.
Tags: disabile, multa, parcheggio, viale trieste
non ho parole
Coloro che hanno una coscienza sanno quando è tempo di essere inflessibili nell’applicare alla lettera i regolamenti e le leggi e quando è il caso di ponderare la situazione. Evidentemente coloro che hanno comminato con tanta solerzia questa sanzione sono tanto pieni di sé, quanto privi di coscienza. Ad ogni modo peggio di loro sono sicuramente coloro che li dirigono, magari capaci di prenderne le distanze pubblicamente per salvare le apparenze, salvo poi legittimarne il comportamento e complimentarsi per lo zelo in separata sede.
Se fossero stati ligi al dovere, si dovevano accertare della presenza del disabile.
cosa che chiaramente non hanno fatto.
se ci fosse una giustizia, dovrebbero essere messi sotto inchiesta, perché non hanno provveduto
ad un controllo più accurato.
ho saputo da pochi giorni che, tra fano e pesaro, un tizio, parcheggia nei posti riservati hai disabili, perché utilizza l’autorizzazione del suocero……allettato. Volete fare i controlli?
fateli bene!