Coca e marijuana, sgominata un’importante rete di spaccio a Pesaro creata da un trafficante albanese

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8 luglio 2013

PESARO – La Squadra Mobile della Questura di Pesaro e Urbino al termine di una complessa indagine ha smantellato un’importante rete di spaccio di cocaina e marijuana gestita da cittadini albanesi dimoranti in città che, a partire da questo capoluogo, distribuivano lo stupefacente nelle province limitrofe e nella Repubblica di San Marino.

Le indagini, avviate nello scorso mese di marzo nei confronti di alcuni spacciatori locali, consentivano di fare luce sui canali di approvvigionamento dello stupefacente, fino a giungere all’individuazione dei fornitori e a localizzare la centrale di distribuzione della droga all’estero, in un paese dell’Unione Europea.

Nel mese di marzo di quest’anno gli investigatori ponevano la loro attenzione su M.C., pesarese, incensurato, di anni 28, sospettato di essere dedito allo spaccio di cocaina. Seguendo e documentando i movimenti del giovane, gli investigatori riuscivano ad accertare alcuni episodi di spaccio e, in data 26.04.2013, a giungere all’arresto del pesarese, assieme ad un altro tossicodipendente locale M.P., di anni 32, ed al pregiudicato albanese R.K. di anni 27, trovati in possesso di circa 150 grammi di cocaina.

Da questo episodio le indagini puntavano a fare luce sul canale di approvvigionamento della droga, il cui tramite risultava un soggetto albanese conosciuto con il solo pseudonimo. Attraverso una peculiare attività investigativa, che si è districata percorrendo anche le ultime frontiere della comunicazione multimediale, è stato possibile identificare il fornitore.

L.T., cittadino albanese, di anni 26, a dispetto dell’età, è risultato essere un soggetto di primo spessore nel traffico di droga con importanti collegamenti in campo internazionale. Costui, che nonostante il tenore di vita assolutamente agiato, non aveva mai svolto né svolgeva alcuna attività lavorativa, negli ultimi mesi si era trasferito in città, in appartamenti locati da prestanome, e da qui aveva continuato a gestire i suoi affari che consistevano nello spaccio di partite di cocaina e marijuana nella provincia di Pesaro, in quelle di Ancona e Rimini, nonché nella Repubblica di San Marino.

A riscontro delle indagini, il 5 giugno u.s., al confine con la Repubblica di San Marino, è stato intercettato un carico di un chilo di marijuana, trasportato da G.A. di Barletta di anni 31 e da E.K., albanese, di anni 25, che nell’occasione sono stati tratti in arresto.

A distanza di un mese, la conclusione dell’operazione antidroga. Nella serata del 4 luglio, gli investigatori riuscivano a localizzare l’appartamento utilizzato dal trafficante, che il giorno precedente era rientrato da un viaggio che si riteneva finalizzato all’acquisto di un’ulteriore partita di cocaina. Gli uomini della Squadra Mobile bloccavano L.T. dopo essersi recato a San Marino in compagnia dell’amante E.D., pregiudicata albanese, di anni 34, che negli ultimi tempi aveva costituito con l’uomo un forte sodalizio, reso ancor più saldo dal suo coinvolgimento nella gestione dei rapporti con i “clienti”. I due stranieri all’interno della loro abitazione-covo celavano 800 grammi di cocaina, già suddivisa in involucri pronti per la distribuzione; significativa in proposito la consistenza in peso degli involucri che variavano dai 5 ai 250 grammi. Interessante, inoltre, è stato il sequestro di tutta l’attrezzatura per la lavorazione dello stupefacente, acquistato pressoché puro, ed il ritrovamento di appunti costituenti una sorta di contabilità con importi di decine di migliaia di euro.

La coppia albanese veniva tratta in arresto ed associata presso la locale Casa Circondariale.

Le investigazioni coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di azzerare un importante canale di importazione e spaccio; è stato, infatti, accertato che la droga giungeva dall’estero ogni 10-15 giorni, in quantitativi non inferiori al chilo, trasportata a bordo di autovetture prese a noleggio.-

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