di Redazione
8 luglio 2013
PESARO – La scorsa settimana, Sky Cinema ha proposto il film “Il cammino per Santiago” (titolo originario, “The Way”) di Emilio Estevez. E’ la storia di un padre che ha rapporti difficili con il figlio, che muore lungo il percorso francese che conduce a Santiago de Compostela. Il padre va a recuperare il corpo, poi decide di percorrere il “cammino”. Immagini suggestive, emozionanti. Potete immaginare, allora, quali emozioni sta provando il “nostro” Raffaele Pierotti che – lasciata Lourdes – in compagnia della cavalla Oana, si sta dirigendo a Santiago de Compostela. Purtroppo, le comunicazioni non sono facili e quando c’è il collegamento telefonico può accadere che Raffaele sia stanco e non abbia tanta voglia di scrivere. Stamattina, però, ci ha trasmesso l’ennesima puntata del suo diario di viaggio a Lourdes, Santiago e Fatima, a cavallo, dopo essere partito circa due mesi fa da Cagli.
La nebbia delle 5 del mattino non mi aiuta a smuovermi dal sacco a pelo alla solita ora, ma per le otto riesco a partire con la colazione fatta. La nebbia comincia ad andarsene e rivela una giornata splendida. Scelgo per Oana l’alternativa meno dura per l’ascesa verso Roncisvalle. Passa attraverso una vallata che si stringe poco a poco, interessata da allevamenti di bovini. La stradella che porta a Valcarlos è stretta e asfaltata e la cavalla scivola in continuazione tanto che si fa tirare.
Il tungsteno è ormai sparito dai ferri posteriori, grattato via dai terreni duri. Inferocito perché avrei preferito il vidiam che Duclod non aveva, continuo scegliendo con difficoltà i punti migliori per evitarle di scivolare.
Si passa ben presto il confine e si comincia a salire di continuo. La strada sembra non finire più; Io e Oana sembriamo destinati all’eterna salita.
Oana appare provata per l’erta strada e per i giochi di equilibrio che deve fare per trattenersi con i posteriori per evitare di scivolare. Poi finalmente si raggiunge la quota dentro le nuvole, avendo superato i mille metri, e si scende, pattinando fino alla vicina Roncisvalle.
Saluto Manolo che incontro al ristorante, timbro la credenziale e al locale sazio la mia fame da lupi che mi è venuta con quell’accidenti di salita. Il tempo alterna nubi a sole e io preferisco allontanarmi e cominciare a scendere di quota e incominciare così l’attraversamento di quella parte di territorio spagnolo.
A Burguete un bimbo dice che sono un vaquero; a Epinal trovo finalmente un sole caldo e secco con poche nuvole. Durante la notte il tempo minaccia pioggia e preferisco dormire sotto un carro agricolo parcheggiato nelle vicinanze.
Tags: Raffaele Oana
Sono orgoglioso di essere un amico di Raffaele. Non ha mai desistito di fronte a qualsiasi difficoltà. Un abbraccio Ros