L’orgoglio e la rabbia: Pesaro ingiusta mentre il mondo del volley esprime stima per la Robur

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4 luglio 2013

PESARO – Il giorno dell’orgoglio e della rabbia. La prima è intrisa nelle parole, ora dolci, ora ironiche, talvolta pungenti, magari anche velenose (“perché quando ci vuole ci vuole!”). La seconda è rappresentata da Barbara Rossi. Sono i presidenti delle Robursport di A1 e della Snoopy di B1. Oggi che c’è solo la B1, perché Pesaro ha perso un gioiello, restano presidenti entrambi, anche se le due società hanno lo stesso codice.

Non ci sono fanfare e bandiere al vento, come meriterebbe il 4 di luglio, ma in alcuni momenti il patriottismo è lo stesso (l’orgoglio di quello che ha fatto la Robur). E non mancano i buoni sentimenti, anche se alla fine esplode la rabbia di Barbara.

Rossi, Sorbini e Sardella

Rossi, Sorbini e Sardella

In sintesi, prima di raccontare cronologicamente la conferenza stampa che chiude le stagioni di serie A1, vi anticipiamo che Pesaro ha perso la pallavolo di vertice, ma non la pallavolo. Che si riparte da una società di persone perbene, da un ottimo allenatore e da tante ragazze che vorrebbero giocare qui. Perché – ed è la cosa che più colpisce, intristisce, avvilisce, e fa incazzare – Pesaro non sembra essersi accorta del valore aggiunto che le ha regalato la Robur, al contrario di quanto accade nel resto d’Italia, dove il rammarico per avere perso una delle poche società serie è davvero grande.

Chi legge il nostro quotidiano sa bene con quanta attenzione abbiamo raccontato il volley, la Robur e la Snoopy. Siamo perfettamente convinti che in un mondo – quello sportivo – decisamente meno bello di come viene descritto, la pallavolo femminile e il rugby meritano di essere definiti SPORT, rappresentando il meglio, in assoluto. Per questo, pure non dimenticando il compito del cronista (i fatti, prima delle opinioni), abbiamo provato grande dolore all’annuncio della rinuncia della Robur alla serie A1. Non per noi, perché proveremo a scrivere della B1 con la stessa attenzione. Per i dirigenti, per i tecnici, per lo staff di collaboratori semplicemente impagabili, per tifosi meravigliosi che sanno accogliere con la stessa faccia la vittoria e la sconfitta.

Non posso citare il nome di un collega che segue lo sport a livello professionistico, dopo averlo praticato da giocatore di basket. Incaricato di seguire le squadre di pallavolo, alla prima partita rimase colpito dal… dopo. “Vedere i giocatori in trasferta andare in tribuna, ad abbracciare il pubblico amico ma anche gli avversari senza che alcuno – come accade nelle altre discipline – inveisse, mi ha fatto scoprire un mondo diverso…”. Migliore.

Detto questo, sperando che la lunghezza di questo racconto sia compresa dai lettori, la parola passa a Giancarlo Sorbini. Prima, però, è lecito raccontare che i presenti nella sala dell’Hotel Flaminio, che in passato aveva ospitato ben altre conferenze (presentazione di atlete, di sfide internazionali…), ha visto la partecipazione di dirigenti e staff, ma anche di tifosi. E – giustamente, pensando alla gloriosa storia della società, dalla palestra di Sant’Agostino a quella di Via Kennedy – Giacomo Mariotti, che ha condotto l’appuntamento, ha sollecitato un applauso. Agli artefici della storia. E alla fine, Gastone Mazzanti, tifoso appassionato, ha sollecitato un altro applauso, allo storico presidente Romolo Mencoboni, fondatore della Robur, da qualche settimana alle prese con qualche problema.

“Ringrazio chi ci ha appoggiato in questi anni, rendendo possibile la storia… Non farò la cronistoria, perché mi basta mostrare questo collage…”, ha esordito Sorbini. La fotocopia di un insieme di tante foto, di immagini che raccontano meglio di tante parole.

 

LA STORIA IN UN COLLAGE

I nomi li proponiamo noi…

Puerari, Dall’Ora, Rondon, Berg, Mengarda, Lazcano, Mari, Guiggi, Manzano, Tirozzi, Saccomani, Skowronska, Olivotto, Monica De Gennaro, Lunghi, Sheilla, Marija Usić, Garzaro, Senna Usić, Chirichella, Moreno Pino, Lulama Musti De Gennaro, Ampudia, Jacqueline, Chicca Mari, Brussa, Costagrande, Ze Roberto, Marchesi, Marinković, Castiglione, Pascucci, Signorile, Boscoscuro, Ferretti, Dushkyevich, Tofoli, Abbondanza, Pedullà, Vercesi, Muresan, Gibbemeyer, Del Core, Fürst, Maculewicz, Brinker, Lestini, Flier, Pistola, Tomsia, Ortolani, Klineman, Hooker e Wijnhoven

Dunque, Sorbini ha ricordato che malgrado l’improvvisa difficoltà anche l’anno scorso si era allestita una squadra interessante, con dieci giocatrici più Lestini, reduce da un brutto infortunio. “Con questa squadra si è vinto a Modena, contro una formazione che aveva rifiutato amichevoli estive con noi perché troppo scarsi. E alla fine, malgrado l’intoppo di Serena Ortolani, che sta per diventare mamma (in bocca al lupo!), abbiamo dato quattro ragazze all’Italia e altre tre a Usa, Romania e Ungheria…”.

Il presidente ha ringraziato lo staff (“impagabile, da Leo Giulianelli, il terzo vero vice presidente, a Fiorino. Di Otello Pedini ho detto già anche in Lega. Oggi manca solo Babbi, che ha bisogno di tempo per metabolizzare l’accaduto) e accusato la mancanza di cultura sportiva (“tre pagine per la pallavolo quando la Hooker è fuggita, Serena Ortolani è rimasta incinta e Sykora ha detto di essere gay”).

La cultura sportiva è un’emerita sconosciuta anche in città, visti i commenti che circolano sulla mancata iscrizione per il 70.000 euro in meno che avrebbe dato Banca Marche. Tanto con i soldi degli altri è facile parlare. La serietà non si compra e non è in vendita al supermercato. Non a caso, i dirigenti della Vuelle che erano restii a iscriversi alla serie A1 senza un budget certo, sono osteggiati dalla piazza…

“Eppure sono ancora in tante a volere venire a Pesaro, perché manteniamo gli impegni… Il nostro progetto era semplice: la B1 con la Snoopy, l’A1 con la Robur; e un grande settore giovanile. Obiettivi diversi, un assetto comune”.

 

“SIAMO PER TUTTI GLI SPORT”

Sorbini, come gli altri dirigenti, tiene a sottolineare che…

“Non siamo contro gli altri sport. Con i dirigenti della Vuelle ho rapporti quasi quotidiani, Oggi vedrò sia Tonucci che Rombaldoni nel Consiglio della Banca di Pesaro. Si dice che la nostra città viva di sport. Perderne anche uno solo è sbagliato”.

 

SARDELLA NON SI RENDE ANCORA CONTO

Lo storico vice presidente Sandro Sardella deve “Ancora metabolizzare la situazione… Ancora non mi rendo conto… Ho sentito che non ci siamo iscritti alla serie A1 per colpa delle regole rigide volute dalla Lega… Assurdo! Siamo stati sempre favorevoli allo sport pulito. Eravamo pronti, ma noi senza le risorse certe, senza avere almeno il 70-80 per cento del budget per mantenere gli impegni presi, non ci iscriviamo. Non siamo abituati alla camera di conciliazione. Un dirigente non firma i contratti con la pistola alla tempia. L’anno scorso abbiamo dovuto affrontare la stagione malgrado uno sponsor avesse rinunciato, malgrado le promesse mancate in corso d’opera. Fare un altro anno così non era possibile. Mi amareggia che dopo quanto regalato alla città in dieci anni non si siano trovati 250mila euro… Non siamo riusciti a dare un senso a tanti anni di lavoro. Eravamo convinti che non poteva succedere. Non abbiamo avuto neppure il tempo neppure di vendere diritti. La fusione con Urbino? Come si fa? Dove si gioca?”.

 

LA SANTABARBARA

Barbara Rossi è arrabbiata… sembra una… santabarbara.

“Tutta l’Italia del volley ha vissuto la nostra rinuncia come un lutto. Non potete avere l’idea di messaggi e fax ricevuti. È della stima per una delle poche società serie che lascia la serie A. Atlete che piangono, procuratori addolorati… A livello sia umano sia economico, Pesaro ha fatto una grandissima ingiustizia. Eravamo un esempio a cui tutti guardavano. Ho due sentimenti, entrambi forti: lasciare tutto o vendicarmi. Spero di vendicare il dolore che stiamo provando. Vedete: Sorbo mi ha detto: Barbara non possiamo fare la A1 e la B1, serve un sacrificio. Ho risposto: facciamolo, teniamo la serie A a Pesaro. La risposta è stata una batosta enorme… La B era propedeutica alla serie A. Il mosaico saltato è devastante…”.

 

SI RIPARTE DALLA SERIE B1

Grande il dolore, tanta la voglia di ripartire.

“Abbiamo un allenatore molto bravo, Matteo Bertini, uno staff all’altezza; ci manca solo il preparatore atletica perché Carlinho è andato in Azerbaigian con Angelo Vercesi…”.

Giocherete al PalaSnoopy?

“Vedremo, dipenderà dalle risposte della città. Non possiamo ingrandire il PalaSnoopy, ma giocare a Campanara costa. Ci verranno incontro?” replica Sorbini, che si toglie un sassolino…

 

“LA PIU’ BRAVA E’ STATA LA VIS”

“Ritengo importante la meritocrazia. Ebbene: chi meritava più della Vis allestita da Leonardi? Dopo la Vis avrei messo il volley, capace di giocare i playoff con una squadra allestita con un budget ridotto”.

Il vice presidente Alberico Miniucchi, alla Robur dagli anni di Via Kennedy, ringrazia “Barbara per la passione. Il nostro concetto non è mai cambiato: l’agonismo è un obiettivo per migliorarci, ma teniamo all’aspetto educativo e formativo dello sport. Non vogliamo vincere a tutti i costi, magari non pagando le giocatrici. Il nostro progetto è solido, grazie a volontari che non sono pagati e si impegnano come se lo fossero”.

 

“NOI CONTRO IL BASKET? ASSURDO”

Domanda: dal mondo del basket filtra l’accusa che vi sareste mossi con Banca Marche per togliere soldi alla Vuelle e dirottarli alla Robur?

Replica Sorbini: “Infatti, è successo il contrario, a iniziare dall’anno scorso. Per quest’anno parlano i risultati, i 70.000 euro in meno rispetto ai 200mila promessici cinque giorni prima. Dirò di più: faccio parte del Consiglio di Banca di Pesaro. Quando ci è stato chiesto se si poteva continuare ad appoggiare il basket, ho detto sì”.

Miniucchi s’indigna…

“Mai abbiamo pensato di andare contro il basket. E’ una parte importante di Pesaro”.

Banca Marche vi ha promesso qualcosa per la B1?

“Ufficialmente niente. Con noi non parlano, lo fanno con il portavoce del sindaco, Franco Arceci. Vedremo cosa succederà, ma di promesse non mantenute è ricca la nostra storia recente”.

La vostra giocatrice di punta è Alessia Fiesoli, protagonista anche ai recenti Mondiali Under 20. Resterà a Pesaro?

Barbara Rossi preferirebbe non parlare, ma “anche se sta ricevendo offerte anche dalla serie A, ha detto che vorrebbe restare”.

Per quanto riguarda le ormai ex colibrì, sia Chirichella che Tirozzi hanno offerte dall’estero, mentre Muresan potrebbe firmare per Urbino.

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