A grande richiesta i lavori specializzati: come perfezionarsi e aggiornarsi?

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23 giugno 2013

Woman using desktop computer Donna che usa computer lavoratriceIn questa complicata congiuntura economica che stiamo vivendo, il mondo del lavoro si arricchisce di forti contraddizioni, in alcuni casi davvero difficili da comprendere. Se da una lato infatti le statistiche ci parlano di un 30% di giovani che non riesce a trovare una prima occupazione, dall’altra parte una recente ricerca della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha dimostrato come esistano diversi ambiti professionali per i quali la domanda (in termini occupazionali) è ben superiore all’offerta; in altre parole “c’è più lavoro che lavoratori”.

Tra i profili specializzati più difficili da trovare ci sono gli infermieri per i quali si evidenzia una carenza di laureati dell’ordine del 40% circa e gli informatici per i quali invece servirebbe un 24% di forza lavoro in più rispetto a quella oggi disponibile.

A parte il caso specifico degli infermieri e degli informatici quello che emerge da questa ricerca è che con l’attuale frammentazione del mondo del lavoro dove le grandi assunzioni di massa del passato sono solo un ricordo, non c’è più bisogno di figure professionali “generiche” o comunque nella media; oggi per emergere nel mondo del lavoro bisogna essere “specializzati”.

Grazie ad un elevato livello di specializzazione è possibile incontrare la richiesta di aziende ed enti che hanno bisogno molto spesso di poche persone per mansioni molto specifiche.

Specializzarsi significa innanzitutto impostare un percorso di studi coerente che miri a coprire proprio quelle aree sulle quali si vorrebbe far vertere la propria carriera lavorativa. Specializzazione che può essere raggiunta attraverso corsi di formazione, stage, tirocini e master. Oggi come oggi ci sono diverse Università che forniscono il materiale didattico anche online, per facilitare chi non ha la possibilità di seguire i corsi direttamente in sede, attraverso un’organizzazione telematica precisa e aggiornata.

Questi ultimi hanno conservato quel prestigio che la semplice laurea sta via via perdendo e rappresentano ancora un biglietto da visita allettante quando ci si propone sulla piazza; un master certifica gli “skills” di un professionista non solo da un punto di vista nozionistico ma anche dal punto di vista della capacità di applicarsi nel pratico nel lavoro.

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