Alla scoperta del “Cuneo Verde”, ecco come sarà il nuovo parco di Pesaro

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15 giugno 2013

PESARO – La Giunta comunale con delibera del 28 maggio 2013 ha adottato il Piano particolareggiato relativo alla unità d’intervento 9.2.2 nell’ambito del “Parco del Cuneo verde”. L’area denominata “Cuneo verde” è destinata alla realizzazione di un parco che è espressione di una delle tante componenti del complessivo progetto ambientale che il Comune di Pesaro ha individuato nel Prg.

Il Cuneo verde rappresenta un’importante spina di penetrazione del paesaggio agrario all’interno della città ed è costituito da una zona ancora libera da edificazioni compresa tra i quartieri di Pantano e Montegranaro, delimitato ad ovest da un ramo del torrente Genica e dai nuovi quartieri residenziali, a nord dal cimitero di Loreto, ad est dall’edificazione che si è insediata nell’area agricola dal dopoguerra e a sud dalla prima cinta di colline di Montegranaro.

I numeri. L’area è caratterizzata dai seguenti parametri urbanistici: superficie territoriale di 135.899 metri quadri, superficie netta a destinazione residenziale di 10.000 metri quadri; verde a parco 18.309; verde a giardino 100.390 (quindi 11,8 ettari di verde); parcheggi a raso 3.811 (circa 180 posti auto e moto); piazze e percorsi 861 metri quadri (per un totale di circa 2.000 metri di percorsi ciclopedonali). Si inserisce in prossimità di importanti quartieri della città oggi separati (Pantano e Muraglia e la zona di Celletta di Santa Veneranda) e la realizzazione della porzione di parco consentirà un primo e fondamentale avvicinamento tra queste diverse zone della città.

Il progetto persegue tre obiettivi principali: ricollegare le due parti della città attraverso la progettazione di tracciati ciclo-pedonali; formare barriere antirumore e antipolvere nei pressi delle aree nevralgiche di traffico e mitigare visivamente i detrattori del paesaggio attraverso l’inserimento di masse boscate; rendere fruibile ed attrattivo il parco per il maggior numero di cittadini attraverso la progettazione di impianti sportivi, piazze, zone di sosta, giardini.

L’area è composta da tre zone distinte così individuate: 1. parte del territorio localizzato tra strada Pantano e la zona di celletta di Santa Veneranda; 2. parte localizzato tra strada Pantano e via Giorgi; 3. parte di territorio localizzato in adiacenza al corso del Genica in prossimità di parco Scarpellini e della retrostante zona degli orti urbani.

Nelle aree 1 e 3 il piano individua gli spazi destinati a parcheggi, verde a parco, verde a giardino, percorsi ed attrezzature sportive scoperte. Nell’area 2 il piano individua sia spazi destinati a parcheggi, verde a giardino, verde a parco, percorsi ed attrezzature sportive e spazi destinati alla nuove edificazioni a basso impatto ambientale. Le aree destinate alla nuova edificazione sono distribuite in quattro lotti localizzati in adiacenza al tessuto edilizio esistente lungo strada Carloni, in posizione marginale rispetto al parco.

La viabilità carrabile prevista si pone come obiettivo primario quello di garantire un accesso diretto ma discreto agli spazi interni del parco — aree di sosta, nuove aree edificabili, spazi aperti verdi e pavimentati, aree attrezzate — senza mai permettere un attraversamento completo del Cuneo. Gli accessi individuati dal piano all’area d’intervento sono tre: strada Pantano garantisce il collegamento ad una serie di aree di sosta a servizio del parco e delle nuove residenze; un parcheggio localizzato su strada Carloni in prossimità degli orti esistenti; un accesso dal parco Scarpellini di collegamento ad un’area di sosta.

I percorsi ciclopedonali principali sono i tracciati generatori del disegno complessivo del progetto Cuneo verde. Essi infatti si distinguono, con la loro sinuosità, rispetto alla maglia di linee parallele (derivate dalla tessitura dei campi) che scandiscono le diverse funzioni all’interno del Cuneo. Accanto ai percorsi principali ne sono stati previsti ulteriori esclusivamente pedonali per permettere una facile fruizione di ogni parte del parco.

Le radure centrali. La parte delimitata da due dei percorsi ciclopedonali principali è caratterizzata da una serie di spazi aperti a prato e arbusti. La presenza di vegetazione lungo i fossi scandisce la percezione di questi spazi assimilabili ad una sequenza di “stanze”.

Gli spazi sportivi all’aperto. Il progetto prevede tre aree, contigue agli spazi destinati a parco o percorsi, per la localizzazione di nuovi impianti sportivi (tra cui il nuovo campo da rugby), oltre al mantenimento del parco Scarpellini.

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